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Antiriciclaggio, ecco la nuova legge

Roma – 19 giugno 2017: è questa la data in cui è stata pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo sull’antiriciclaggio. Da www.giochidislots.com, che ha analizzato nel dettaglio gli effetti legislativi sul settore, si apprende che l’oggetto principale della nuova normativa sono soprattutto tutti i giochi che prevedono interazioni tra i giocatori. Controlli serrati con una verifica attenta dell’identità dei giocatori al fine di combattere i casi di collusione e di furti d’identità: è questa la misura principale e più importante. Le autorità preposte alla vigilanza saranno la Banca d’Italia, la Consob e l’Ivass. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze avrà un compito di prevenzione, ruolo da non sottovalutare affatto.
Ma cosa si intende per riciclaggio? A spiegarlo è la stessa legge: la conversione o il trasferimento di beni, effettuati essendo a conoscenza della provenienza da un’attività criminosa o da una partecipazione a tale attività, allo scopo di occultare o dissimulare l’origine illecita dei beni medesimi o di aiutare chiunque sia coinvolto in tale attività a sottrarsi alle conseguenze giuridiche delle proprie azioni. Ma riciclaggio è anche l’occultamento sulla natura, l’ubicazione e/o la provenienza dei beni e dei diritti a questi ultimi collegati. Persino l’acquisto di beni provenienti da attività criminose, se si è a conoscenza di questa caratteristica, fa parte della definizione. Va detto che il reato si configura anche se avviene al di fuori dei confini nazionali.
Tornando al ragionamento sui giochi con interazioni tra i giocatori, uno discorso a parte va fatto per il poker. Le poker rooms autorizzate dai Monopoli avranno il compito di monitorare lo stato dei conti di gioco e in particolare quelli sospesi e quelli sui quali vi siano movimentazioni rilevanti. Il rischio, per chi commetterà omissioni, è quello di pesanti multe e sanzioni. Maggiori saranno le reiterazioni e maggiori saranno le multe. Ciò che dovrà essere dimostrato è soprattutto la legittimità dei flussi di denaro. Per le agenzie di scommesse vi è il surplus della conservazione dei dati.
Ma come sta l’antiriciclaggio in Italia? Secondo la relazione annuale del 2016 dell’Unità di informazione finanziaria “la UIF si è impegnata a facilitare l’adempimento del dovere di segnalazione al fine di assicurare supporto agli operatori e per diffondere la cultura dell’antiriciclaggio. Questo impegno ha trovato un riscontro positivo da parte dei gestori e nel corso degli anni è cresciuto il flusso delle segnalazioni”. Va detto inoltre che queste ultime, provenienti dagli operatori non finanziari, “sono state 2.584, in crescita rispetto alle 1.864 unità del 2015. Circa l’80%, ossia 2.050 segnalazioni, di queste sono state effettuate da gestori di scommesse e giochi a distanza, in aumento di circa il 40%. Sono state relative a diversi casi di comportamenti collusivi, cioè di gioco a danno di terzi partecipanti per effettuare trasferimenti di denaro. Un’altra pratica diffusa è quella del chip dumping – sempre una forma di collusione in cui un giocatore perde deliberatamente i chip a favore di un altro giocatore”. Insomma, la cultura dell’antiriciclaggio in Italia c’è. Va solo rafforzata. È questo uno dei compiti principali della nuova legge. E della sua applicazione.

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