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Lsev, l’auto stampata in 3D pronta a sbarcare in Europa: il modello e i suoi rivali

di Alessio Lana – È come giocare son il Lego solo che, alla fine, si ha una macchina reale. La cinese Xev ha lanciato a Shangai Lsev, una microcar urbana realizzata tramite la stampa 3D che dovrebbe arrivare anche in Europa. Grazie a materiali stampabili sempre più durevoli ed economici, la tecnologia che consente di creare pezzi di vettura a partire da polimeri e polveri potrebbe diventare una scelta credibile anche nella costruzione di mezzi stradali. Questo per lo meno è ciò che crede Xev e vuole dimostrarlo tramite un mezzo dalle linee futuristiche e dal prezzo molto abbordabile, si parla di una cifra tra i seimila e gli ottomila euro.

Tra la Smart e la Twizy
Piccolissima, la Lsev è lunga 2,5 metri, larga 1,3 e alta 1,5. Leggerissima, pesa solo 450 chilogrammi mentre il propulsore elettrico di bordo le permette di raggiungere i 70 chilometri orari con un’autonomia di 150 chilometri. Da questi dati possiamo evincere che Lsev non è proprio una vettura ma un quadriciclo pesante, una sorta di via di mezzo tra una Smart e una Twizy, un veicolo prettamente cittadino che non può percorrere autostrade o alcune tangenziali.

Progettata in 12 mesi
Stando alla Casa costruttrice, o meglio assemblatrice, la progettazione della Lsev ha richiesto meno di dodici mesi, un tempo infinitesimale rispetto ai classici tre-cinque anni delle auto tradizionali, mentre l’adozione della stampa 3D ha consentito di risparmiare così tanta plastica da far scendere il peso ai 450 chili di cui sopra.

Per crearla bastano 3 giorni
Il sistema di vendita è su prenotazione. Il cliente richiede la vettura e Xev la stampa, la assembla e la invia all’acquirente, con il processo produttivo che richiede solo tre giorni. Stando alla Casa cinese, finora sono arrivati già settemila ordini dall’Europa, un mercato cui l’azienda guarda con attenzione. Il Vecchio Continente, con le sue città relativamente piccole e l’infrastruttura per la ricarica elettrica che procede a spron battuto, è un mercato d’elezione per questa microcar.

Una nuova tecnica
Per tutti noi la stampa 3D è sinonimo di piccole macchine che realizzano oggettini più o meno utili spruzzando (o meglio, estrudendo), filamenti plastici su un piano. Bé, questa è solo una porzione della realtà perché con questa tecnica di produzione da tempo si realizzano opere ben più grandi, prime tra tutte le auto. Diverse scuderie di Formula 1 come la Red Bull utilizzano macchine grandi come una stanza per stampare al volo parti e componenti che poi vengono testati in pista. Altri produttori invece sfruttano la tecnica per realizzare opere esclusive. La stampa 3D infatti consente di creare pezzi unici a prezzo relativamente basso, permettendo alle piccole case automobilistiche di creare delle auto vere e proprie senza dotarsi di un intero impianto di produzione.

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