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All’asta Ferrari 250 GT Tour de France, verso nuovo record

Roma (Ansa) – L’appuntamento è per il prossimo 12 maggio, quando al Grimaldi Forum di Montecarlo – in occasione dell’asta organizzata dallo specialista RM Sotheby’s – il martello del battitore sancirà, fissando il valore di vendita finale, quello che sarà probabilmente un nuovo record tra le Rosse di Maranello e, in generale, tra le auto da collezione. Il modello che è da mesi sotto osservazione da parte dei ricchi appassionati che animano questo settore è una fiammante Ferrari 250 GT Berlinetta Competizione ‘Tour de France’ costruita nel 1957 con la collaborazione del carrozziere Scaglietti, una vettura che possiede tutte le caratteristiche per superare – e di molto – la valutazione di 9.000.000 di euro fatta dagli esperti di RM Sotheby’s.
Rimasta nella disponibilità di due soli proprietari negli ultimi 45 anni (un elemento che ne ha contribuito alla perfetta conservazione) questa splendida ‘berlinetta’ è infatti l’esemplare numero 15 della terza serie delle 72 unità prodotte e vanta un importante passato sportivo, a partire dal primo proprietario il pilota tedesco Wolfgang Seidel. La Ferrari 250 GT Berlinetta Competizione numero di telaio 0879 GT nelle mani di Seidel – che era conosciuto anche come ‘The Golden Bear’ partecipa dal 1958 in poi a 22 gare, con un totale di 11 vittorie tra competizioni stradali (come appunto il Tour de France, da cui deriva il nome di questa serie), prove in pista e corse in salita. La Ferrari 250 GT Berlinetta Competizione Scaglietti è seconda alla 3 Ore di Pau, prima la Grand Handicap de Spa-Francorchamps, alla salita del Gaisberg e alla Eifelrennen del Nuerburgring.
E’ seconda al Grand Prix di Spa-Francorchamps, quarta alla 12 Ore di Reims – dove Seidel condivide il volante con il celebre Wolfgang von Trips – e poi terza di classe al Grand Prix de Paris alla pista di Linas-Montlhery, quinta al Gran Premio della Lotteria in Monza e quarta assoluta e prima di classe alla Coupe de Paris sulla pista di Linas-Montlhery. Nel 1964 l’auto viene venduta all’architetto tedesco Manfred Ramminger, che la utilizza per due anni. Nel 1966 passa infatti a Gary Schmidt, un militare americano di base in Germania che si occupa di alcuni interventi (tra cui la ricostruzione del motore in Svizzera con il supporto della fabbrica di Maranello) ma che finisce per cederla nel 1973 al collezionista svedese Christer Mellin.
Con questo entusiasta del Cavallino, tra l’altro fondatore del Ferrari Club Svezia, la berlinetta telaio 0879 GT inizia la sua seconda vita, con un lento e accurato lavoro di restauro realizzato in stretta collaborazione con la Casa di Maranello e che si prolunga – si legge nella nota di RM Sotheby’s – per 20 anni. Nel maggio 1997, Mellin vende però la 250 GT Tour de France al proprietario attuale, che la proporrà tra qualche giorno all’asta di Monte Carlo.
Negli ultimi anni questa splendida vettura ha partecipato a molti eventi, tra cui le celebrazioni degli anniversari del Cavallino, il Ferrari Shell Historic Challenge nelle edizioni 1998 e 2000, l’evento Tutte le Ferrari nel 1999 e nel 2000 e la Mille Miglia Storica del 1999.

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