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Auto, a maggio calano ancora le immatricolazioni: -2,8%

Ansa – Il mercato italiano dell’auto ha registrato a maggio un calo del 2,8%: le immatricolazioni sono state 199.113. Nei cinque mesi 945.677, il 2,78% in meno dell’analogo periodo del 2017. I dati sono del ministero dei Trasporti.
Risultati eccezionali per Jeep, che a maggio ottiene il migliore risultato mai raggiunto in Italia con quasi 9.900 immatricolazioni (+129,6%) e una quota del 5%, in crescita di ben 2,9%. Nell’ambito Fca, bene anche Alfa Romeo, che in maggio incrementa le vendite del 3,8%, con quasi 4.800 immatricolazioni. Sempre all’insegna delle vetture FCA la top ten, con ben otto modelli presenti: prima la Panda, terza la Renegade e quindi Ypsilon, 500L, 500, Compass, Tipo e 500X.

Unrae, accompagnare transizione verso mobilità futuro
“Attendiamo fiduciosi che il governo sia preso operativo, perché la gestione della transizione verso la mobilità del futuro ha bisogno urgente di essere accompagnata e guidata”. Michele Crisci, presidente dell’Unrae, l’associazione delle Case automobilistiche estere, commenta così i risultati del mercato delle auto in Italia nel mese di maggio. “E’ quanto mai urgente – continua il presidente Crisci – un processo virtuoso che consenta all’Italia di raggiungere gli obiettivi fissati dalle normative europee, attraverso misure efficaci da un lato di svecchiamento e rinnovo del parco e dall’altro di realizzazione delle necessarie infrastrutture”. E’ intenzione dell’Unrae, prosegue Crisci, “avviare subito un piano di visite tra i principali comuni italiani con l’obiettivo di sensibilizzare i Decisori locali e nazionali alla realizzazione di un’Agenda della transizione. Tale percorso, infatti, va accompagnato ed è necessaria una Cabina di regia che possa tracciare un piano strutturato, fatto di obiettivi progressivi, sui quali noi abbiamo già le idee chiare, per guidare il Paese verso la mobilità del futuro”.

Quagliano, il mercato poteva andare peggio
Tenuta vendite a privati, ma restano timori su diesel “Al di là del segno negativo, gli operatori del settore giudicano abbastanza positivamente l’andamento del mese. Poteva andare molto peggio perché sulla propensione all’acquisto di autovetture hanno certamente influito in maniera pesante l’interminabile vicenda della formazione del nuovo Governo, l’impennata dello spread e una serie di cattive notizie sul fronte dell’economia”. Questo il commento di Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor sulle vendite in Italia a maggio. “Le ragioni stanno essenzialmente – spiega Quagliano – nella sostanziale tenuta delle vendite a privati, anche se non si vanno attenuando le preoccupazioni legate al futuro del diesel che già nei mesi scorsi avevano avuto un impatto negativo. Un certo numero di potenziali acquirenti proprietari di un diesel da sostituire stanno infatti rimandando la sostituzione in attesa di decidere se orientarsi nuovamente su un diesel o su altri tipi di alimentazione”. Quagliano segnala che a maggio “il clima di fiducia degli operatori del settore auto è in deciso recupero dopo il calo registrato in aprile. In particolare i concessionari che si attendono nei prossimi tre/quattro mesi un mercato stazionario o in aumento erano scesi dal 67% di marzo al 51% di aprile, ma in maggio risalgono al 57%”.

Ancma, a maggio crescita a doppia cifra per le 2 ruote.
Crescita a doppia cifra per il mercato delle due ruote in Italia. A maggio le immatricolazioni sono state infatti 31.911, con un incremento dell’11,2%. Secondo i dati diffusi dall’Ancma, l’Associazione nazionale Ciclo Motociclo e Accessori di Confindustria, le moto registrano 13.226 pezzi e un +18,1%; mentre gli scooter, con volumi superiori, totalizzano 18.685 unità e crescono di un +6,7%. Restano con il segno meno (-8,1%) soltanto le vendite dei cinquantini, che sono state 2.122.
“Le migliori prospettive dello scenario economico sono peggiorate negli ultimi giorni a causa della crisi politica. Per il momento il nostro mercato non subisce contraccolpi e la voglia di moto e scooter conferma l’impostazione positiva e le previsioni di crescita. Preoccupano gli indici di Borsa molto volatili e la crescita del Paese sempre inferiore rispetto alla media europea, ma speriamo che tali eventi non scoraggino la domanda”, afferma Andrea Dell’Orto, presidente di Confindustria Ancma. “Nei prossimi mesi, incontreremo gli interlocutori decisionali – aggiunge – per poter promuovere e condividere un piano di mobilità sostenibile, in particolare nelle nostre città. Inoltre, con il nuovo governo, dovremo confrontarci per favorire il ricambio dei veicoli più obsoleti con modelli più recenti, che sono più sicuri e con emissioni decisamente inferiori”.

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