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Mix di treni e corriere per andare da Acqui Terme a Genova

Acqui Terme – Potranno tirare un sospiro di sollievo i pendolari della Acqui – Genova. Per loro sarà, infatti, un agosto meno difficile dato che la chiusura tradizionale della linea tra Ovada e il capoluogo ligure, che scatterà dopodomani sabato 4 agosto e andrà avanti fino al 2 settembre, per la prima volta sarà parziale.
I treni non saranno tutti sostituiti dalle corriere in quanto ne rimarranno attivi sei, frutto della disponibilità della Regione Liguria e delle Fs, messe alle strette da anni di pressing da parte dei viaggiatori e del comitato pendolari. I treni in questione saranno quelli in partenza da Acqui alle 6,10, alle 7,40 e alle 16,23 e quelli in partenza da Genova alle 6,05, alle 13,15 e alle 18,13. Orari scelti per garantire lo spostamento in treno nelle ore di maggiore frequenza (pendolari) mentre i convogli viaggeranno solo dal lunedì al venerdì. Nei fine settimana invece si viaggerà in treno come sempre tra Acqui e Ovada e viceversa. La stazione della città dell’Orba e dello Stura sarà il punto di interscambio dove si scenderà dal treno in arrivo da Acqui per salire sulla corriera diretta a Genova. Le corriere saranno di tre tipi contrassegnati da una lettera a seconda del percorso: quelle con la lettera D imboccheranno direttamente l’A26 a Ovada per poi uscire a Genova Aeroporto, con fermate a Cornigliano, Sampierdarena e stazione Principe; quelle con la S da Ovada percorreranno la Valle Stura fino a Masone, con relativi stop, per poi entrare in autostrada fino a Genova Aeroporto. Infine, quelle con la X saranno slegate dalle coincidenze coi treni da e per Acqui e saranno in qualche modo al servizio soprattutto dell’utenza di Ovada, passando per l’A26.
Tutte arriveranno e partiranno alla stazione di Genova Principe. I sei treni, invece, avranno come capolinea Brignole. Si tratta dell’ennesimo esperimento che si spera possa trovare il plauso dei pendolari anche se lo scetticismo permane dato che un’iniziativa simile era stata già proposta lo scorso anno ma con esiti, a detta di molti, decisamente caotici. È inutile, le ferrovie italiane fanno fatica a rispettare gli orari per cui le coincidenze saltano.

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