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L’afrodisiaco

Ad un mese dal matrimonio lo sposo è preoccupato perché la moglie non gliela da.
Accampa scuse del tipo: stasera sono stanca, domani devo alzarmi presto, ho mal di testa ecc.
Lui va dall’amico medico per un consiglio. Gli racconta tutto, e il dottore:
“Tranquillo! Mi è arrivata giusto la settimana scorsa questa medicina dal Giappone. È un afrodisiaco fenomenale, bastano poche gocce e tua moglie diventerà un fuoco di passione”.
“Sì – risponde lo sposo -, ma come posso fare per darle le gocce?”
“Semplice, stasera senza farti vedere gliene metti tre o quattro, ma non di più mi raccomando, nella minestra. Sono incolori e inodori, per cui lei non si accorgerà di niente. Vedrai che notte mio caro!”
Lo sposo rientra a casa con la boccetta della miracolosa medicina giapponese e, mentre lei è girata di schiena perché sta prendendo alcune cose nel frigo, lui le mette le gocce nella minestra.
Poi si siede al suo posto a tavola e pensa: se fanno bene a lei faranno bene anche a me, stasera non posso ciccare, e se ne versa un po’ anche nella sua minestra
Viene la notte, i due vanno a letto.
Verso le tre la moglie è ancora sveglia come è sveglio anche il marito.
Ad un certo punto lei piagnucolando vogliosa e ansimando dice con voce sexy ma decisa: “Voglio un uomooo!”
E lui, fremendo: “Anch’iooo!”.

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