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Volkswagen T-Roc 1.6 L TDI 115 CV: Diesel per tutti

di Alberto Pellegrinetti (Automoto.it) – Alla fine dell’anno dovrebbero essere circa 30 mila le T-ROC vendute in Italia. Chiaro segnale che il segmento dei B-SUV sta continuando a spadroneggiare all’interno del mercato. A dare man forte, dalla fine di settembre, c’è anche il nuovo (a livello di equipaggiamento) motore 1.6 L diesel da 115 CV. Una scelta che fino ad ora mancava e che in termini di cavalleria era relegata all’efficiente 1.0 L TSI; che però non riesce a venire in contro alle esigenze di chi, per lavoro ad esempio, deve affrontare molti chilometri durante l’anno.

Una scelta che finora mancava
Inoltre, bisogna considerare che il 2.0 da 150 CV, l’unico diesel per il momento disponibile, era equipaggiato unicamente con trazione integrale 4Motion e oltre ai costi di gestione da non prendere sotto gamba, faceva affacciare l’auto, a livello di prezzo, sulla soglia del segmento superiore. La nuova opzione del diesel sarà quindi disponibile con la sola trazione anteriore e il cambio manuale. Non abbiamo ancora notizie certe riguardo il possibile arrivo del DSG, molto apprezzato dalla clientela italiana.

Non abbiamo ancora notizie certe riguardo il possibile arrivo del DSG
Abbiamo detto diesel, quindi un motore che rispetto ai benzina tende a farsi sentire di più quando lo andiamo ad interpellare nella parte alta del contagiri. Niente di fastidioso, è la sua natura, basta sfruttare la schiena già presente dai 2.000 giri per far veleggiare l’auto con le marce alte grazie ai 250 Nm di coppia. Non ci sono novità per assetto o altro, la guida rimane quella disinvolta e semplice che contraddistingue le auto del gruppo, con la possibilità di accedere anche al secondo livello dei sistemi di guida autonoma. Il lane assist e il cruise control adattivo collaborano per facilitarvi la vita, soprattutto nei lunghi spostamenti. Il sistema è calibrato molto bene e rimane stabile all’interno della corsia, intervenendo dolcemente in fase di frenata e accelerazione. C’è la possibilità di regolare l’intensità dell’intervento, ma il miglior compromesso secondo noi è quello della casa.

Non ci sono novità per assetto o altro
Ben gestibile anche il cambio, con la frizione morbida e gli innesti precisi; con i freni bisogna prendere confidenza visto che il pedale è molto ‘sugli attenti’. Nel complesso quindi ritroviamo tutte le doti dalla B-SUV a cui siamo abituati, con un motore che riduce i costi di gestione e i consumi rispetto al 2.0 L.

In conclusione
Due i livelli di allestimento, Style e Advanced, con quest’ultimo che integra i fari full LED, le tinte bi-color e il sistema di infotainment con schermo da 8” touch screen. C’è anche l’active info display da 10,3” di seconda generazione che vi da la possibilità di visualizzare parametri relativi all’auto, alla navigazione e allo status degli ADAS. I prezzi partono da 27.150 euro per la Style e per la Advanced ci vogliono, di base, 2.000 euro in più.

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