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Per il Tar l’unione dei Comuni di Lu e Cuccaro s’ha da fare

Lu Monferrato – È stata respinta dal Tar la richiesta di sospensione dell’iter di fusione tra i Comuni di Lu e Cuccaro Monferrato, avanzata dal Comitato per il no, costituitosi a Cuccaro e con presidente Carlo Maranzana. Domenica 11 novembre s’era tenuto il referendum consultivo che, alla chiusura dei seggi, aveva visto prevalere i “si” alla nascita del nuovo Comune “Lu-Cuccaro” (368 voti, il 53,5%).
Dunque un nuovo, unico Comune, si farà anche se il Comitato per il no di Cuccaro, al fine di sospendere l’iter di fusione, aveva messo nel mirino la delibera consiliare di Cuccaro, quella regionale del 13 luglio di approvazione del Decreto di Legge di fusione e, per l’appunto, il referendum consultivo dello scorso 11 novembre.
Ma il Tar ha respinto la richiesta, mettendo in dubbio la legittimità del comitato che “per avere riconoscimento giurisdizionale deve avere adeguato grado di rappresentatività, collegamento stabile con il territorio e un’attività protratta nel tempo e non nata in funzione dell’impugnativa di atti o provvedimenti”.
Il Tar ha, inoltre, giudicato “infondato” il ricorso in base a una precedente sentenza analoga: quella sulla fusione tra Gavazzana e Cassano Spinola, nel tortonese, dove il primo Comune aveva votato “no” alla fusione, ma senza bloccarlo.
A Cuccaro il Consiglio Comunale è stato convocato per oggi, 23 novembre, ma nell’ordine del giorno non c’è traccia dell’argomento della fusione.
Dal Comitato per il No di Cuccaro è stata espressa delusione e amarezza per la decisione del Tar.

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