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Sono 13 i finalisti del Premio Acqui 2019 selezionati da una giuria internazionale

Acqui Terme – Una giuria d’eccezione, opere internazionali e una città incastonata tra i vigneti dell’alto monferrato, “Patrimonio Unesco” dal 2014. Sono questi gli ingredienti del successo di una rassegna che in 25 anni ha ospitato quasi 3.500 artisti provenienti dai cinque continenti, in rappresentanza di 67 nazioni e ha costituito una collezione unica. Si tratta della “Biennale Internazionale per l’Incisione” e del “Premio Acqui Terme 2019” giunti alla XIV edizione, organizzati dall’omonima associazione e patrocinati dal Rotary Club Acqui Terme, dalla Regione Piemonte e dal Comune di Acqui Terme. Un’occasione imperdibile per conoscere la produzione attuale della grafica mondiale nelle diverse forme tradizionali e sperimentali. Molti artisti italiani e internazionali – alcuni maestri affermati, altri giovani talenti – partecipano con opere originali a questo momento fondamentale di confronto globale. Tante voci, diversi linguaggi e tecniche: puntasecca, acquaforte, acquatinta, silografia, bulino, vernice molle. Si è concluso sabato 24 novembre il primo “atto” del Premio Acqui Terme 2019 con la selezione, tra le tante opere iscritte al concorso, di tredici finalisti da parte di una giuria composta da professionisti di fama internazionale specializzati nella grafica, nel design e nell’artigianato. Si sono riuniti nella Sala Giunta del Comune di Acqui Terme l’architetto Matteo Ragni, uno dei più quotati designer a livello mondiale; Alina Kalczyska-Scheiwiller artista polacca molto apprezzata e famosa dagli anni ’80 per i suoi straordinari libri d’artista; l’intellettuale e maestro di grafica Glauco Lendaro Camiless che ha collaborato con Michelangelo Antonioni e Pier Paolo Pasolini; l’architetto progettista Eleonora Odorizzi creatrice di Italian Stories, la piattaforma che censisce le eccellenze dell’artigianato nazionale nel mondo; Andrea De Simeis, maestro cartaio e incisore salentino i cui lavori sono presenti in prestigiosi archivi di grafica nazionali e internazionali, già vincitore nel 2011 del Premio Acqui Giovani, a cui l’Associazione ha affidato il coordinamento artistico della Biennale con l’intenzione di costruire una nuova proposta di turismo culturale.
“L’analisi delle opere pervenute ha consentito l’unanime preferenza per 13 artisti candidati al Premio Acqui. Tra questi il vincitore sarà decretato a gennaio dalla giuria popolare e proclamato in occasione dell’apertura della Biennale a giugno 2019 – rivela De Simeis – La creatività e l’originalità delle forme, dai morbidi passaggi chiaroscurali, sono la cifra di questo XIV Premio. L’accoglienza riservata ai giurati corrisponde alle aspettative, mai disattese, che la città di Acqui Terme riserva ai suoi ospiti”.
La Biennale di Acqui – nata nel 1993 all’interno del Rotary locale con l’allora Presidente Giuseppe Avignolo, sin dall’inizio e ancora oggi responsabile della manifestazione – ha voluto promuovere il patrimonio artistico e culturale delle arti grafiche, in particolare incisorie, favorire lo scambio di idee e tecniche e far conoscere l’attività delle scuole di grafica sparse nel mondo. “Negli anni ’90 – sostiene Avignolo –  si discuteva tra amici su che tipo di manifestazione potesse essere utile per far conoscere nel mondo il Monferrato e la mia personale passione per la grafica d’arte mi indusse a spingere verso questa scelta che, fortunatamente, trovò nel 1993 l’appoggio di Angelo Dragone, noto e arguto critico d’arte torinese, nell’avvio della manifestazione che dal 2003 divenne internazionale e nella prossima edizione riserva importanti novità”, a partire dalla nuova sede espositiva nella splendida Villa Ottolenghi Wedekind, capolavoro firmato dall’architetto Marcello Piacentini e dal paesaggista Pietro Porcinai, attualmente di proprietà dell’imprenditore Vittorio Invernizzi, che ha sottoscritto un accordo con l’Associazione Biennale per l’Incisione.
A giugno 2019 la Sala delle Pietre e lo Studio degli Artisti dell’articolato complesso di Monterosso ospiteranno l’archivio museale del Premio Acqui e alcuni momenti della Biennale.
“Questa edizione sarà solo un’anticipazione di quello che avverrà nei prossimi anni – afferma De Simeis – e cioè nuovi sviluppi della disciplina calcografica; un’apertura all’universo dell’artigianato, del design e delle arti applicate, sulla scorta delle grandi esperienze avanguardiste; ma soprattutto l’occasione per far vivere al turista un’autentica esperienza con il territorio, che partendo dall’arte incisoria coinvolga paesaggio, enogastronomia, artigianato e benessere”.

La giuria

  • Alina Kalczyska – Scheiwiller è nata nel 1936 a Mszana Dolna. Si è diplomata alla scuola superiore di belle arti di Cracovia, ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Cracovia negli anni 1953 – 1959, ottenendo diplomi presso la Woodcut Cathedral e Book Graphics. Nel 1966 compie un lungo viaggio in Europa, presentando i suoi successi nello studio dell’artista Aldo Galli a Como. Dal 1980 vive a Milano sviluppando, oltre al proprio lavoro, anche attività di promozione dell’arte polacca in Italia e nel mondo. Nel 1994 insieme al marito Vanni Scheiwiller ha ricevuto l’European Culture Association Award per questa attività. Numerose sono le sue collaborazioni con la casa Editrice de’ Il Pesce d’Oro, che conta le pubblicazioni dei più grandi della letteratura del 900’ italiana e internazionale fino alle straordinarie realizzazioni di Libri d’Artista nei quali si annovera tra i tanti lo straordinario contributo per il premio nobel Wislawa Szymborska e la poetessa Alda Merini su scritti autografi.
  • Glauco Lendaro Camiless si definisce un intellettuale di soccorso, un pensatore nomade, ateo per grazia di Dio, ossia un diversamente credente. “Sono un modesto albero maestro che racconta dall’alto del pennone la sua storia e posso scrivere d’essere un cantore di segni obliqui e un tornitore di parole” perennemente in evoluzione. Un irregolare solitario che non lascia nulla in eredità. Ha insegnato tecniche dell’incisione nelle Accademie di Belle Arti di Foggia, Bari, Lecce. Autore di articoli e saggi sulla storia dell’incisione e della grafica. Nel 2010 fonda, in collaborazione con artisti e scrittori, la casa editrice “glaucolèndarocamillesedizioniclandestine” editando testi di poesia contemporanea, arte e saggi. Collabora con grandi autori del 900’ come Michelangelo Antonioni, Pier Paolo Pasolini e molti altri grandi nomi.
  • Matteo Ragni, nato a Milano nel 1972, si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano, dal 1994 progetta e si occupa di design negli ambiti più diversi dell’industria e dell’artigianato, con un interesse che si focalizza sempre di più sulla progettazione volta a unire funzione e innovazione tipologica. È stato uno dei più giovani vincitori del Compasso d’Oro a 29 anni (2011) e nel 2014 il secondo Compasso d’Oro entrambi con Giulio Iacchetti. Coniuga la finalità aggiuntiva al lavoro di design, la costruzione di diversi network intorno alle aziende clienti, inaugurando così un processo di collaborazioni e supporti commerciali e culturali che, singolarmente, le aziende non possono incentivare. Numerosi anche i progetti culturali e espositivi, la partecipazione a mostre collettive, le docenze e le conferenze sia in Italia che all’estero. Oggi è uno dei quotati designer di fama internazionale, cura le attività di numerosi marchi nazionali e internazionali.
  • Eleonora Odorizzi, 43enne di Riva del Garda, si laurea in Architettura e da subito sviluppa un profilo più da progettista che da architetto. Si occupa di allestimenti di spazi, installazioni interattive, con occhio sempre attento al binomio cultura e turismo. “L’artigianato e il turismo rappresentano uno degli asset fondamentali del nostro paese, ma immaginando di promuoverli insieme, ci siamo accorti che inspiegabilmente non avevano un punto d’incontro. E così unendo una terza passione, il digitale, è nato Italianstories: il portale che censisce le eccellenze dell’artigianato nazionale nel mondo. L’artigianato è un’importante chiave di lettura del territorio. Ci siamo immaginati uno strumento che prima di tutto raccontasse gli artigiani, che non fosse una mera vetrina, ma anche una fonte alternativa di sostentamento. Le persone amano conoscere la storia dietro un prodotto, vederlo nascere e anche provare a realizzarlo, non necessariamente per comprarlo”. Italianstories.it finora ha raccontato e offerto 250 esperienze, in italiano e inglese, per un totale di circa 2000 corsi comprati. Dalla semplice visita alla bottega artigiana, ai workshop di 2-3 ore in cui si realizza un prodotto, fino all’esperienza special o al tour di una settimana.
  • Andrea De Simeis Incisore e cartaio, verga fogli di carta con fibre estratte da piante di tutto il bacino Mediterraneo. La sua carta nasce dalle antiche tradizioni orientali del VII secolo e degli opifici medioevali europei. Cura numerosi progetti culturali e espositivi; docenze e conferenze; laboratori di formazione e specializzazione sulla manifattura della carta e calcografia. Le opere di Andrea De Simeis sono incise e stampate al torchio a stella e sono presenti in prestigiosi archivi di grafica nazionali e internazionali. L’Associazione Biennale di Incisione di Acqui gli affida il coordinamento artistico della XIV edizione.

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