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Nino Galloni: se non abbandona le elite, il Pd resterà minoranza

Red – “A cosa può ancora servire il Pd? Forse a correggere le ruvidità del sovranismo populista. A una condizione, anzi due: che scelga di stare col popolo, e non più con l’élite finanziaria, e che capisca che il tempo del rigore è finito”. Lo afferma Nino Galloni (nella foto), economista post-keynesiano e vicepresidente del Movimento Roosevelt, esaminando su “Scenari Economici” l’elezione di Nicola Zingaretti, al termine di una consultazione elettorale interna che ha coinvolto 1,7 milioni di italiani. “Quello che non è sfuggito a nessuno – premette Galloni – consiste nell’elevata partecipazione di cittadini alle primarie del Pd, addirittura doppia rispetto alle aspettative degli stessi candidati, vincitore compreso. Ciò significa che, mentre le forze antisovraniste si stanno organizzando in tutto il mondo, aumentano attivismo e partecipazione in nome di una impostazione egualitaria e antirazzista”. Impostazione, annota Galloni, che è “l’erede della grande stagione della democrazia, culminata sul finire degli  anni ‘70 con la scissione tra eguaglianza formale ed eguaglianza sostanziale, quando la sinistra maggioritaria ha abbandonato le grandi masse popolari per scegliere la difesa di minoranze in vario modo identificabili”.
Se infatti la legislazione sviluppatasi nel dopoguerra, condizionata dalla sinistra, aveva portato a grandi conquiste sociali, la stessa sinistra poi ha cambiato orientamento, passando al servizio dei poteri forti della globalizzazione privatizzata. Così, nella sua ultima stagione, la sinistra ha distretto la difesa della democrazia sostanziale alle minoranze (vari orientamenti sessuali, immigrati, e l’ha fatto in base al presupposto del rispetto di quella formale, o dei diritti fondamentali degli esseri umani. Abbandonate a se stesse sotto i colpi della crisi neoliberista, a quel punto, secondo Galloni “le maggioranze si sono orientate verso quelle destre che prospettavano soluzioni efficaci dei sempre più gravi problemi sociali”. E questo, “anche a costo di sacrificare i progressi del diritto formale e dei principi fondamentali”. Ora, per Galloni, “è importante avviare la soluzione dei problemi materiali della stragrande maggioranza della popolazione”, ma attenzione: “Non a costo di compromettere i difficili principi fondamentali della democrazia. Quindi – conclude Galloni – la funzione delle forze democratiche è quella di difendere i principi-base della convivenza civile. Questo potrà portare il Pd di Zingaretti a combattere, a scendere in piazza, a organizzarsi e riunirsi, ma non a vincere le elezioni, almeno finché non avrà capito che il tempo della scarsità è finito e che, ad esempio, un reddito di dignità per tutti è possibile”.

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