Scherzo (finto?) a Benedetta Parodi con la figlia di sedici anni innamorata dello chef

di Piero Evaristo Giacobone – Scusate se insisto ma mi chiamo Evaristo e non ci casco. Lo scherzo delle Iene di cui è stata “vittima” Benedetta Parodi non mi convince. Mi puzza tanto di trovata pubblicitaria per far parlare di sé visto che la sua notorietà, dato il flop costante dei suoi programmi di gastronomia, è in picchiata. E allora cosa c’è di meglio che una bella messinscena organizzata insieme al marito Fabio Caressa (anche lui in crisi di audience per i suoi programmi su Sky?) che ha visto protagonista la povera figlia sedicenne sospettata di essersi lasciata andare con un cuoco di oltre vent’anni più vecchio.
Naturalmente tutto è finito bene e vissero tutti felici e contenti comprese le Jene che si sono lasciate andare in manifestazioni di affetto affettato prima di togliere il disturbo. Come se non bastasse la povera Benedetta ha finto perfino di commuoversi per aver letto i moltissimi messaggi di solidarietà, avendo dichiarato su Instagram Stories: “Questa mattina volevo ringraziare le centinaia di persone che mi hanno scritto su Instagram per solidarietà materna dopo aver visto lo scherzo delle Iene. Dopo aver subito questo scherzo avevo una sensazione di fastidio, mi sentivo molto a disagio per essere andata in escandescenza e non volevo che andasse in onda perché, fondamentalmente, sono una timida. Mi hanno colpito sul vivo ed ero un po’ timorosa e invece la mia reazione è stata apprezzata. Ho avuto una paura mostruosa che facessero male a mia figlia e quindi nel sollievo mi sono messa a piangere. Iene disgraziate”.
Lo scherzo è titolato “La figlia adolescente della Parodi: cotta e mangiata”. Benedetta Parodi è la vittima, sua figlia la complice. Tutto parte da una proposta: un programma di tre puntate nel quale cucinare “a quattro mani”.  La figlia Matilde fingerà di perdere la testa per lo chef 40enne. La ragazza interrompe la registrazione, con la scusa di dover mangiare, e si presenta allo chef. Godetevi il video fra pianti e risate, finti incazzamenti e sospiri di sollievo.
Che s’ha da fa pe’ campa’.
E io pago.

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