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Ravazzi: nessuna spaccatura all’interno della Lega

Alessandria (Andrea Rovere) – Nessuna spaccatura interna alla Lega secondo il Consigliere Comunale Gianni Ravazzi (nella foto). È lui stesso a confermarcelo, parlando di insinuazioni del tutto infondate e di banali divergenze di opinioni, fra l’altro assai comuni in ogni gruppo di persone che pur la pensano in generale allo stesso modo. Il riferimento è alle voci seguite alla presentazione del Capogruppo della Lega, Evaldo Pavanello, di un ordine del giorno in cui si parlava di adesione ai contenuti trattati nell’XIII Congresso Mondiale delle Famiglie in programma a Verona il 31 marzo prossimo. Nel penultimo consiglio comunale, il Sindaco Cuttica si era infatti rifiutato di votare a favore di un ordine che prevedeva di aderire ai contenuti di un congresso del quale sapeva poco o nulla, e tanto è bastato ad alcuni per insinuare che la Lega fosse spaccata al proprio interno. “Niente di più falso – ribadisce Ravazzi –. Pavanello si era subito reso disponibile ad una modifica dell’ordine da lui presentato, ma non potendolo fare al momento si era deciso di provvedere poi in commissione. Così è stato, solo che il Capogruppo era assente per seri problemi personali, ed essendo che il nuovo consiglio era in programma per il tardo pomeriggio dello stesso giorno, io e gli altri presenti abbiamo deciso di procedere ugualmente per non arrivare impreparati”. L’emendamento firmato dal Consigliere Ravazzi era infatti una bozza da discutere con Pavanello durante la riunione dei capigruppo appena prima dell’inizio del consiglio, ma essendo quest’ultimo ancora impossibilitato a partecipare, la bozza è diventata il testo da presentare in aula qualora vi fosse stato il tempo di affrontare la questione, come poi è avvenuto. “Del resto – ci dice ancora Ravazzi –, se mi sono preso la responsabilità di presentare il testo è perché già sapevo che il nostro Capogruppo lo avrebbe condiviso nella sostanza. La parte da modificare era chiara, e torno a sottolineare che Pavanello si era reso subito disponibile a farlo. Ogni polemica a riguardo è del tutto pretestuosa”.
Inoltre, Ravazzi tiene a sottolineare un certo atteggiamento delle opposizioni che non esita a definire illiberale: “Personalmente, ho ottimi rapporti, sia con alcuni esponenti del Pd, che, in generale, coi Cinque Stelle, ma il mancato voto al nuovo ordine del giorno ha dato piena dimostrazione di come certuni sappiano farsi paladini della libertà di espressione solo davanti a chi la pensa come loro. Nel testo emendato – continua – non si chiedeva nessuna adesione ai contenuti del Congresso di Verona, ma semplicemente di riconoscere il diritto per centinaia di persone ad esprimere le proprie idee partecipando ad una manifestazione autorizzata e a norma di legge. Per quanto mi riguarda, potrei forse condividere poco di tale evento, come del resto non sono d’accordo con molto di ciò che sarà rivendicato nel Gay Pride alessandrino, ma la libertà di esprimersi, se fatto in modo civile e rispettoso dell’altrui sensibilità, deve sempre essere sostenuta. Per questo mi sono mostrato da subito favorevole al patrocinio comunale per il Pride del prossimo giugno, mentre altri, rifiutandosi di votare un simile ordine del giorno, hanno dato chiara prova della propria concezione di libertà”.
Infine, il Consigliere torna sulla presunta spaccatura dei leghisti alessandrini: “Il gruppo è compatto. Ci possono certo essere delle divergenze di opinioni circa alcune questioni morali, poiché ogni persona ha la propria sensibilità, ma la linea è chiara e condivisa. Ribadisco, nessuna spaccatura”.

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