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Elezioni anticipate? Non se ne parla, sennò vanno a casa Giggino Di Maio con 82 parlamentari grillini: meglio far la pace con la Lega

Roma ( Alberto Ferrigolo per Agi) – “Il limite massimo dei due mandati non è modificabile, abbiamo sempre detto che la politica non è un mestiere”. Così si esprime Davide Casaleggio, figlio ed erede di Gianroberto, fondatore con Beppe Grillo e gran guru del Movimento 5 Stelle scomparso nell’aprile del 2016, in un passaggio – quello principale – di un ritratto di ben due pagine dedicato dall’edizione cartacea del parigino Le Monde al Movimento grillino. Passaggio che il quotidiano francese legge chiaramente come un messaggio diretto “destinato a Luigi Di Maio, che ha espresso la volontà di far saltare una limitazione che lo riguarderà in prima persona alla fine dell’attuale legislatura”.
“È un punto debole, perché agli occhi dei grillini consegna a Salvini un potere di ricatto politico – osserva La Stampa – se il leghista decidesse di andare al voto sarebbe la decapitazione dei vertici M5S al governo. E ricordare, a tre giorni dal voto, come ha fatto Casaleggio, che questa regola c’è ed è intoccabile, non è una mossa che avvantaggia Di Maio. Anzi”.
E in effetti, per il Movimento potrebbe essere un trauma. Ottantatré risultano all’Agi – sulla base della consultazione degli elenchi dei nomi dei deputati e dei senatori pubblicati dai siti di Camera e Senato – gli esponenti grillini già al secondo mandato che – secondo le regole e lo statuto del Movimento, che ora Di Maio vorrebbe cambiare -, non potranno ricandidarsi in parlamento su un plafond di 2.868 “politici eletti nel Movimento 5 stelle o nominati nelle giunte comunali” come si può leggere sul sito Open Polis secondo una ricerca che porta la data del 19 marzo scorso. Che azzarda un’ipotesi:  “Eliminare la regola dei due andati può aiutare il M5S a formare una classe dirigente”. Ma se le regole cambiassero potrebbero correre invece per le elezioni locali. E tra questi ci sono figure di spicco del Movimento. Vediamole.
Cinquantasei sono pertanto i deputati già al secondo mandato che dovrebbero fare ritorno a casa lasciando lo scranno di Montecitorio. Tra i nomi più noti, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, il viceministro per l’Economia Laura Castelli, lo stesso Luigi Di Maio, Manlio Di Stefano, sottosegretario agli Esteri, il Presidente della Camera Roberto Fico, il ministro senza Portafoglio Riccardo Fraccaro, la ministra della Salute Giulia Grillo, e poi Carla Ruocco, Giulia Sarti, Carlo Sibilia, sottosegretario agli Interni.
Di seguito l’elenco: Massimo Enrico Baroni, Sergio Battelli, Alfonso Bonafede, Giuseppe Brescia, Francesca Businarolo, Maria Pia Azzurra Cancelleri, Laura Castelli, Tiziana Ciprini, Andrea Colletti, Claudio Cominardi, Emanuela Corda, Davide Crippa, Fabiana Dadone, Federica Daga, Giuseppe, D’Ambrosio, Daniele Del Grosso, Diego De Lorenzis, Federica Dieni, Luigi Di Maio, Federico D’Inca, Manlio Di Stefano, Francesco D’Uva, Mattia Fantinati, Vittorio Ferraresi, Roberto Fico, Riccardo Fraccaro, Luca Frusone, Chiara Gagnarli, Davide Galantino, Filippo Gallinella, Luigi Gallo, Marta Grande, Giuseppe L’Abbate, Mirella Liuzzi, Marialucia Lorefice, Maria Marzana, Salvatore Micillo, Dalida Nesci, Paolo Parentela, Carla Ruocco, Giulia Sarti, Carlo Sibilia, Maria Edera Spadoni, Arianna Spessotto, Patrizia Terzoni, Angelo Tofalo, Davide Tripiedi, Luigi Vacca, Simone Valente, Andrea Vallascas, Stefano Vignaroli, Alberto Zolezzi,
Ventisette sono invece i senatori che dovrebbero lasciare Palazzo Madama. Tra i nomi più in vista, il sottosegretario Vito Crimi, Elena Fattori, Michele Giarrusso, Elio Lanutti, la ministra per il Sud Barbara Lezzi, Paola Nugnes, la vicepresidente del Senato Paola Taverna, il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.
Di seguito l’elenco: Dontella Agostinelli, Alberto Airola, Laura Bottici, Gianluca Castaldi, Nunzia Catalfo, Lello Ciampolillo, Andrea Cioffi, Vito Crimi, Daniela Donno, Giovanni Endrizzi, Elena Fattori, Michele Giarrusso, Gian Pietro Girotto, Elio Lannutti, Barbara Lezzi, Stefano Lucidi, Matteo Mantero, Michela Montevecchi, Vilma Moronese, Nicola Morra, Paola Nugnes, Daniele Pesco, Rosario Vito Petrocelli, Sergio Puglia, Vincenzo Santangelo, Paola Taverna, Danilo Toninelli.

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