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“Tripoli bel suol d’amore”, tutti rivogliono una “Libia Italiana”: Francia isolata?

Tripoli (Mohamed Ben Khalifa – Reuters) – Il Governo di accordo nazionale, guidato dal premier filo italiano Fayez al Sarraj, ha annunciato l’avvio di una “nuova fase” nella battaglia per difendere Tripoli dall’offensiva lanciata lo scorso 4 aprile dall’Esercito nazionale libico comandato dal generale Khalifa Haftar (filofrancese).
L’annuncio è avvenuto ieri sera, sabato 15 giugno 2019, al termine di un incontro tra Sarraj, il ministro dell’Interno Fathi Bashaga e i responsabili delle forze di sicurezza.
In un comunicato il Gna ha riferito che durante l’incontro sono stati discussi la situazione sul terreno e lo svolgimento delle operazioni nelle aree di combattimento nella Grande Tripoli e le zone circostanti la capitale e le città vicine.
Secondo il comunicato stampa diffuso dal Gna le parti hanno anche di discusso i “programmi e meccanismi di coordinamento tra la sala operativa di Tripoli e i vari settori della sicurezza e militari oltre alla revisione di misure e piani volti a garantire la sicurezza dei cittadini e delle infrastrutture”.

Otto anni di guerra
Dal 2011 la Libia è sconvolta da una guerra civile, dopo il rovesciamento e l’uccisione di Muammar Gheddafi, il colonnello che dal 1969 governava il Paese. In Libia coesistono due organi di potere indipendenti e in conflitto: in Cirenaica con sede a Tobruk c’è il Parlamento eletto e sostenuto da Khalifa Haftar vicino a Macron che ha bloccato una dichiarazione dell’Unione europea che esortava il generale Khalifa Haftar a interrompere l’offensiva contro Tripoli e contro il governo di accordo nazionale del filoitaliano Fayez al Sarraj, appoggiato dalle Nazioni Unite e dalle potenze occidentali.
Il 4 aprile, il comandante Khalifa Haftar ha ordinato alle sue forze di lanciare un’offensiva contro la capitale per la “liberarla dai terroristi”. Le unità armate fedeli al governo di Tripoli hanno annunciato l’inizio dell’operazione di risposta “Vulcano di rabbia”. Al momento, continuano le battaglie di posizione nell’area della capitale libica. Secondo l’OMS, il bilancio delle vittime negli scontri ha superato le 450 persone, e oltre 2100 sono rimaste ferite.

Il silenzio di Macron
Al di là delle dichiarazioni a mezzo stampa, è chiaro a tutti che se il presidente Emmanuel Macron non si è ancora espresso ufficialmente sulla crisi in Libia, è perché i legami francesi con Haftar sono da tempo più che stretti. E dietro le mosse del generale, sostenuto anche da Russia e Egitto, in molti vedono una sorta di guerra per procura tutta interna all’Ue tra Francia e Italia, tanto più da quando al potere è salita la coalizione M5s-Lega.
Francia e Italia sono gli “outsider” che rischiano di perderci di più dal conflitto. Anche perché gli Usa hanno fatto intendere che stavolta non vogliono essere coinvolti.

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