Press "Enter" to skip to content

Molinari boccia Toninelli: “Quello del ministro non è il suo mestiere”, e il governo scricchiola

Alessandria (Red) – Il numero due della Lega Riccardo Molinari (nella foto a lato) ha sparato a zero sull’amico di coalizione Danilo Toninelli (nella foto in alto), Ministro pentastellato per le Infrastrutture, bollato come “inadeguato”. La cosa ha stupito un po’ tutti, mentre l’uscita di Molinari è sembrata a molti come l’esecuzione di un ordine che viene dall’alto. Potrebbe essere lo stesso Salvini ad aver chiesto a Molinari di far fuori Toninelli, ma potrebbe essere stato l’astro nascente del Carroccio a chiederlo, il professore romano Antonio Maria Rinaldi (nella foto a lato), eurodeputato della Lega, soprannominato il Merovingio, che in un articolo di “Scenarieconomici.it” scrive di un “tentativo di golpe bianco” che vedrebbe Giuseppe Conte commissario Ue (al posto che in origine doveva spettare a Giancarlo Giorgetti), premier in Italia Mario Draghi  a capo di un governo sostenuto da Pd, M5s e Forza Italia per escludere la Lega da Palazzo Chigi.
Per salvare il Carroccio quindi occorre una risposta chiara agli attacchi dei Grillini facendo fuori i mediocri del partito di grillo per favorire i leghisti, e Toninelli sarebbe il primo dei mediocri a dover essere fatto fuori. Non c’è molto tempo a disposiziobne perché le elezioni saranno molto probabilmente a marzo 2020 e, secondo Rinaldi, la Lega deve essere pronta. Dal canto suo Riccardo Molinari continua a sparare a zero su Toninelli e scrive in una nota data alla stampa: “No alla Tav. No alla Tav veneta. No alla Pedemontana. No al Piano crocieristico della laguna di Venezia. No al nodo Firenze alta velocità. E ora anche con il No alla Gronda, la misura è davvero colma. Toninelli è il ministro del No ed è incomprensibile che il premier Conte prenda le sue parti quando sa bene che il Paese ha bisogno di ripartire e non di essere bloccato per paura di sbagliare. Questo modo di agire non fa bene alla nostra Italia che ha bisogno invece di slancio, di cantieri aperti, di opere e di persone che lavorano”.
La notte dei lunghi coltelli sembra essere cominciata proprio con Toninelli.
Avanti un altro.

Comments are closed.