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Bambini trans: pericolosissimi i farmaci bloccanti la pubertà

di Luca Volonté (Provita) – Nel Regno Unito, il Royal College of General Practitioners ha emesso un avviso senza precedenti sugli effetti a lungo termine dei bloccanti della pubertà prescritti dal Servizio sanitario nazionale del paese per i bambini trans.
In una dichiarazione molto dettagliata, il Collegio Medico del Regno Unito afferma che mancano “prove concrete” sugli effetti a volte irreversibili degli interventi che includono la terapia ormonale e la chirurgia.
L’allarme lanciato dal Royal College è incluso nel proprio Report annuale e avrà effetti importanti sul dibattito che sta seguendo ai diversi scandali degli ultimi mesi in UK e nel resto del mondo.
Sono necessarie molte più ricerche, afferma la dichiarazione, compresi nuovi studi su un approccio “aspetta e vedi” per l’adattamento chirurgico degli organi sessuali. Nel documento si afferma che i medici sono sottoposti a pressioni per fornire procedure di “riassegnazione” del sesso a bambini trans che “non rientrano nelle competenze di un medico generalista o medico di medicina generale”. L’autorevole e prestigioso organo dei Medici Inglesi chiede inoltre al SSN di registrare il “sesso biologico” dei pazienti, oltre al loro “identità di genere” scelta per prevenire disastrosi errori medici.
In Inghilterra, come abbiamo già descritto nelle scorse settimane, c’è stato un enorme aumento di bambini trans in cerca di procedure mediche per farli apparire membri del sesso opposto. Nell’unica clinica di ‘identità di genere infantile’ del paese, le richieste dei bambini di 13 anni sono aumentate del 30% in un anno; le procedure per i quattordicenni sono aumentati del 25%.
Esiste anche un gruppo emergente e folto di persone che si rammaricano di aver subito le procedure per cambiare o bloccare il loro sesso naturale e biologico.  La psicologa Kirsty Entwistle ha scritto una lettera aperta al Dr. Polly Carmichael, il direttore del Tavistock Centre con sede a Londra, che offre procedure bloccanti per i minori, in cui ha messo a nudo le serie “preoccupazioni” sui servizi di sviluppo dell’identità di genere. Ha ribadito le preoccupazioni già emerse, cioè che alcuni clinici sono stati disonesti riguardo all’impatto che queste procedure possono avere sui minori. “Penso che sia un problema che i medici prendano decisioni che avranno un impatto importante sui bambini, sui corpi dei giovani e sulla loro vita, potenzialmente il resto della loro vita, senza una solida base di prove”, ha scritto Entwistle.
Nonostante le rassicurazioni dei medici per bambini e genitori sul fatto che gli effetti dei bloccanti della pubertà sono reversibili, ha scritto che i loro effetti non sono stati completamente compresi. “I medici dicono ai bambini e alle famiglie che i bloccanti della pubertà / i blocchi ormonali sono” completamente reversibili “, ma la realtà è che nessuno sa quali sono gli impatti sul cervello dei bambini, quindi come è possibile fare questa affermazione?”, non ci sono né studi né ricerche che confermino questa ‘reversibilità’.
Entwistle ha aggiunto che la mancanza di ricerca sull’identità di genere è preoccupante, data l’importanza attribuita alla questione degli ultimi tempi.

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