Castelnuovo Scrivia (Maria Ferrari) – Il Ministero dell’Interno, adito dalla minoranza (Forza Italia, Lega e M5S) in consiglio comunale in merito alle sedute mandate deserte dal sindaco Gianni Tagliani (nella foto) che convocava il consiglio ma la maggioranza non si presentava, ha precisato che il comportamento del primo cittadino di Castelnuovo Scrivia insieme alla sua maggioranza costituisce “ostruzionismo di maggioranza”, comportamento lesivo del ruolo delle opposizioni e di diritti politici garantiti addirittura dalla Costituzione. Quanta trasparenza c’è a Palazzo Centurione? Dovrebbe essere una domanda retorica per una Pubblica Amministrazione ma non è così. Ovviamente la domanda riguarda la trasparenza amministrativa, indice di correttezza e di buona amministrazione. Gli è che negli ultimi tempi, da cronisti, abbiamo dovuto scrivere a proposito dell’introduzione di norme ad hoc per limitare l’operato di chi, come la minoranza in consiglio comunale, è chiamato a svolgere un ruolo di impulso, vigilanza e controllo. La situazione a palazzo municipale della patria di Matteo Maria Bandello era ed è tale per cui, oltre alle richieste da parte della minoranza di convocare consigli comunali che regolarmente saltavano per 
l’assenza in blocco della maggioranza, è successo che sia stato approvato, coi soli voti di maggioranza, un regolamento sul diritto di accesso agli atti che ha introdotto veri e propri limiti al normale diritto di informazione. Anche a questo proposito è intervenuto il Ministero dell’Interno mentre il capogruppo di minoranza ingegner Giovanni Ferrari (in minoranza ci sono anche Giovanna Giglio e Mirco Villani) fa sapere che “ad oggi, il regolamento di Tagliani e compagnia ci vieta di divulgare il contenuto degli atti acquisiti o di diffonderli sotto qualunque forma. Un vero e proprio bavaglio – dice Ferrari (nella foto a lato) – che abbiamo sempre ritenuto inaccettabile”.
Sotto, la comunicazione del Ministero dell’Interno
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