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Lerner contestato a Pontida, Salvini: passa la vita ad insultarmi, chi la fa l’aspetti

Pontida (Sputnik) – Il leader della Lega è tornato a commentare l’episodio avvenuto ieri a Pontida, in cui il giornalista di Repubblica, noto per le sue visioni politiche di sinistra, è stato pesantemente fischiato e insultato dai militanti leghisti.
“Questi qua non sono giornalisti, questi sono calunniatori, Repubblica ogni giorno mi insulta, Gad Lerner passa la vita a insultarmi”, ha dichiarato Matteo Salvini durante un’intervista ad Aria Pulita, su 7gold, commentando gli insulti di ieri a Pontida che sono piovuti ieri sul giornalista.
“Non si tratta mai male nessuno. A casa mia l’ospite è sacro. Quindi viva Gad Lerner, viva Saviano. E viva anche la Raggi”, ha proseguito Salvini, criticando implicitamente l’atteggiamento dei suoi militanti.
A sua volta Gad Lerner non sembra apprezzare le osservazioni di Salvini ai suoi militanti, accusando il leader leghista di essere responsabile e favorevole al clima ostile incontrato a Pontida, dal momento che non ha porto le scuse, a differenza di episodi simili nel passato con i leghisti.
“Quando l’onorevole leghista Cesare Rizzi disse in un comizio “Se vedo Lerner capisco Hitler”, subito Bossi mi telefonò che era un pirla. Quando Gianluca Buonanno mi definì “ebreo tirchio che fa il comunista”, Giorgetti chiamò per chiedere scusa”, ha twittato Lerner.

La solidarietà del Pd a Lerner
Il Partito Democratico ha subito espresso solidarietà al giornalista di Repubblica.
Da Pontida assistiamo al consueto copione di gravi minacce e insulti a un giornalista di Repubblica e a Gad Lerner, a cui va la nostra solidarietà. Un fatto grave che non può essere liquidato con qualche battuta da chi è membro del Parlamento o rappresentante delle Istituzioni.
Anche il segretario Nicola Zingaretti ha stigmatizzato l’episodio avvenuto a Pontida con protagonista suo malgrado Gad Lerner.
“Solidarietà ai giornalisti minacciati e insultati. Quanto è avvenuto non è casuale ed è l’eterno ritorno di qualcosa di antico: l’intolleranza e l’odio per la libertà di pensiero. Fermare e isolare questa deriva è possibile e non ci fermeremo”, questo il tweet di Zingaretti.

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