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Sondaggi elettorali TP: la coalizione di centrodestra al 49%, la Lega vola

Roma (Gianni Balduzzi) – Questa settimana come Termometro Politico abbiamo rilevato nei nostri sondaggi elettorali oltre alle intenzioni di voto per i partiti anche quelle per le coalizioni, considerando che è ancora in vigore il Rosatellum che implica il voto nei collegi.
A livello di singole forze si registra un aumento della Lega che supera il 35% e va al 35,2%, a spese dei principali partiti della maggioranza, il PD e il Movimento 5 Stelle, che scendono entrambi, al 18,9% e al 17,1% rispettivamente.
In incremento come gli alleati leghisti sia Fratelli d’Italia che Forza Italia, all’8,2% e al 5,6%.
Il partito di Berlusconi è però raggiunto da Italia Viva, che cresce al 5,6%. Unica forza che appoggia il governo a migliorare.
Dietro tutti i partiti sono sotto il 2%, La Sinistra, all’1,9%, i Verdi, all’1,5%, Siamo Europei all’1,3% e +Europa al 1,2%, per finire con i comunisti di Rizzo all’1% e Cambiamo! di Toti al 0,5%.
Gli altri sono al 2%.
È interessante osservare come voterebbero gli italiani se dovessero scegliere più direttamente una coalizione, come avveniva con il Mattarellum o con un sistema più esplicitamente uninominale del Rosatellum, dove invece la croce va quasi sempre sul partito.
Prevarrebbe largamente il centrodestra con il 49%.
Al contrario l’attuale maggioranza di governo, anche allargata ai Verdi, avrebbe il 41,2%, che è molto meno della somma dei partiti nel sondaggio precedente. Si deve tener conto che qui consideriamo anche gli indecisi, che arrivano al 3,8%.
Una indecisione che colpisce però di più gli elettori di Movimento 5 Stelle e Italia Viva, che non si sentono totalmente a proprio agio in un’alleanza organica. Allo stesso modo una parte dei renziani voterebbe per il centro liberale, che arriverebbe al 3%.
Vi sarebbe poi un 1,9% per la sinistra radicale e un 1,1% per la destra estrema.
Abbiamo anche chiesto quale sia il leader che ispira più fiducia. Vince Salvini con il 34,1%, mentre a distanza Conte vince la sfida del secondo posto con Zingaretti, 13,75 a 11,7%.
Meloni con l’8,9% e Renzi con il 7,3% superano Di Maio con il 6,8%, anche a causa del fatto che i pentastellati preferiscono il premier Conte al proprio capo politico. Di Maio è solo al 4,5%.
Vi è poi un 9,8% che rifiuta tutte queste opzioni, anche se magari vota per un partito il cui leader era tra quelli nominati.
Sono di più quelli che ammettono di avere capito poco o di non avere seguito la vicenda quando si parla di Conte e 007. Si arriva nel complesso al 29,7%.
Tra coloro che affermano di avere compreso il 33,7% crede che Conte stesse indebitamente aiutando Trump, mentre il 32,6% lo difende pensando sia tutto strumentale.
Fonte: Termometro Politico
Infine è deciso il disaccordo con la sentenza della Corte Costituzionale sull’ergastolo ostativo, che vieta la negazione dei permessi ai condannati che non collaborano. Solo per il 7,4% si tratta di un passo verso la civiltà e lo stato di diritto. E solo per il 13% è giusto, ma i tribunali di sorveglianza dovranno vigilare sulla concessione dei benefici.
Per il 46,5% è un favore a mafia e delinquenza in genere. Per il 28% anche e il principio è comprensibile in Italia non si può applicare vista la forza della mafia.
I sondaggi elettorali sono stati realizzati tra il 23 e il 24 ottobre con metodo CAWI su circa 2300 soggetti.

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