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A Casale il giuramento solenne degli Allievi della Scuola di Polizia di Alessandria: premiati quattordici agenti per alto senso del dovere

Casale Monferrato – Si è tenuta ieri in piazza Mazzini, a Casale, la cerimonia del giuramento solenne di 90 allievi agenti del 206° corso della Scuola di Polizia ‘Cardile’ di Alessandria, che gli stessi agenti hanno voluto intitolare a Matteo Demenego e a Pierluigi Rotta, i due agenti rimasti uccisi nella questura di Trieste, lo scorso mese di ottobre.
Nel corso della cerimonia sono stati ricordati anche i tre vigili del fuoco morti nella tragedia di Quargnento, Matteo Gastaldo, Marco Triches e Antonino Candido.
In occasione della cerimonia, alla quale erano presenti il Direttore della Direzione Centrale per gli Istituti di Istruzione Maria Luisa Pellizzari, il Prefetto Antonio Apruzzese, il Questore Michele Morelli, il Comandante Provinciale Michele Angelo Lorusso, il Comandante della Guardia di Finanza Massimiliano Pucciarelli, oltre al sindaco Federico Riboldi e altri sindaci del territorio, sono stati consegnati riconoscimenti a quegli agenti in prova che, durante il corso, si sono evidenziati per alto senso del dovere durante le ore libere dal servizio:
Micol Jerusel, Valeria Fagan, Ambra Ibba e Ileana Bolzani hanno permesso di identificare gli autori dell’aggressione ai danni di un cittadino.
Dario Di Leonardo ha bloccato un pregiudicato che si era reso protagonista di un comportamento molesto e violento all’interno di un esercizio commerciale.
Gian Marco Peru, Giuseppe Raguccia, Jacopo Maggioni sono intervenuti in occasione di svariati incidenti stradali, per soccorrere le persone ferite e mettere in sicurezza i luoghi dei sinistri.
Carlo Borrelli è intervenuto su un autobus di linea, in ausilio degli addetti al controllo biglietti, nei cui confronti alcuni ragazzi opponevano resistenza, rifiutando di esibire il titolo di viaggio e di fornire le generalità.
Filippo Gandolfi è intervenuto per sedare una rissa nel parcheggio di una discoteca, in cui erano coinvolti una decina di ragazzi, e si adoperava per rinvenire l’arma in possesso ad uno di essi.

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