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Ferrari, ecco la SF1000: “La Rossa per vincere”

Reggio Emilia (Adnkronos) – È stata presentata al teatro Romolo Valli di Reggio Emilia la nuova Ferrari con la quale Sebastian Vettel e Charles Leclerc saranno al via nel Mondiale 2020 di F1. Si chiama SF1000 perché la ‘Rossa’ quest’anno raggiungerà lo storico traguardo dei 1000 Gp. Presente sul musetto il tricolore, i numeri dei piloti si rifanno agli anni ’70.
“È un traguardo incredibile, ci sono tante ore di lavoro dietro. Noi ovviamente l’avevamo già vista e confrontata con la precedente, ora non vedo l’ora di guidarla. E mi sembra anche più rossa dello scorso anno”, ha detto Vettel parlando della nuova monoposto. “Mi sento un po’ anche italiano -ha aggiunto il pilota tedesco-. Per il cibo ad esempio, ma amo la gente e la cultura. Ma soprattutto ho una grande passione per la Ferrari che è una grande parte della storia italiana. Impossibile fare previsioni, ci sono state tante ore di lavoro e lo sento quando guido tutto questo. Garantisco grande impegno, come c’è l’impegno di chi lavora per la Ferrari. Per il resto, bisogna aspettare”.
“Rispetto a un anno fa oggi l’approccio è diverso perché conosco la squadra e la vettura anche se questa è uno sviluppo della monoposto 2019. Sono fiducioso per la prossima stagione”, sono le parole di Leclerc. “Ho lavorato tanto sulla parte fisica, allenandomi in montagna. Per il resto l’approccio non cambia, tanto lavoro con il team per essere un pilota migliore quest’anno e non commettere errori. I tortellini? Li adoro, ma per ora devo metterli da parte”.
È la prima volta che la monoposto non viene presentata a Maranello: “E siamo tutti orgogliosi di farlo qui, in un luogo simbolico per il Paese”, ha affermato il presidente della Ferrari, John Elkann. “Siamo felici -ha aggiunto- di rappresentare la Ferrari nel mondo. La SF1000, i 70 anni di storia della F1 in cui noi siamo sempre stati presenti con tantissime vittorie. Ma la fame per la vittoria non viene meno e c’è ancora oggi, negli uomini della gestione sportiva come nei ragazzi dell’Academy. Ma in tutti c’è la passione per raggiungere traguardi sempre più alti. Un senso di forza e di stimolo per fare di più. Un grazie a tutti, da chi lavora alla galleria del vento fino alla squadra pista. E molto si gioca anche fuori dalla pista e la Ferrari ha dato il meglio di sé quando ha dimostrato di essere coesa in tutti i reparti. La bandiera dell’Italia e quella dell’essere Ferrari insieme per dimostrare questa coesione”.
“Siamo qui perché condividiamo una passione con milioni di persone per il Cavallino Rampante. Siamo tutti attratti dalle emozioni che solo la Ferrari sa dare. Ha un fascino magico, tanto potente quanto difficile da descrivere. Tutti noi nel team siamo consapevoli della responsabilità che abbiamo e siamo molto concentrati per l’obiettivo finale: la vittoria. C’è pressione, ma vi posso garantire che siamo molto esigenti con noi stessi, più di chiunque altro”, ha affermato l’ad Louis Carey Camilleri.
“Abbiamo talento e determinazione per poter trasformare in realtà queste ambizioni. Avremo anche molta pressione che gestiamo in maniera positiva. Il suo effetto è di unirci ma anche ispirarci a fare meglio”, ha aggiunto.
“Sarà una stagione dura -ha ammesso Camilleri-, anche perché dovremo sviluppare una vettura nuova in vista del regolamento che entrerà in vigore nel 2021. La squadra sarà molto impegnata in questo, ma sono fiducioso e credo nei nostri uomini e nelle nostre donne. La loro etica che deriva anche dal fondatore Enzo Ferrari. Mattia Binotto sta facendo un grande lavoro e non vogliamo concentrarci solo sulla prossima stagione, perché il tempo è nemico. Siamo concentrati anche sul lungo termine ed è esattamente quello che il team principal sta facendo anche grazie alla sua leadership. Contiamo su Vettel e Leclerc, che hanno un talento incredibile e hanno una passione enorme per la Ferrari”.
“Presentare una nuova vettura è sempre un’emozione. Enzo Ferrari diceva: ‘chiedete a un bimbo di disegnare una macchina e la farà rossa’. Ed è questa emozione che ci porta al lavoro per progettare e assemblare la macchina. E’ un anno con tante cose da celebrare: i 70 anni della F1, i 1000 GP della Ferrari. Noi ci siamo sempre stati e siamo orgogliosi di questo. La competizione fa parte del nostro Dna”, ha evidenziato il team principal Mattia Binotto. “Questa -ha proseguito- è la 66esima vettura della scuderia, frutto di lavoro e sacrificio, tutti valori dell’hashtag #essereferrari. È un anno particolare per due sfide in parallelo per lo sviluppo del 2002 ma anche per il 2021. Siamo un gruppo giovane, dobbiamo imparare dagli errori e migliorare sull’affidabilità”.

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