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Polo Logistico di Alessandria: la Regione Piemonte entra nella Fondazione Slala

Torino – La logistica è il futuro del Piemonte. Ne sono certi il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’Assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Marco Gabusi, tanto che stamane, in Giunta, è stato deliberato l’ingresso della Regione Piemonte nella compagine della Fondazione Slala, che si occupa della promozione del sistema logistico integrato del Nord Ovest d’Italia.
Un settore, la logistica, che passa attraverso la realizzazione della Tav e del Terzo Valico. E se per la Tav il retroporto naturale è rappresentato da Susa e dalla provincia di Torino, per il sistema portuale ligure lo è il Sud Piemonte con la provincia di Alessandria come punto di riferimento principale. Per questo la Regione ha deciso di entrare nella compagine della Fondazione Slala, andando controcorrente rispetto alla precedente amministrazione regionale che aveva, invece, deciso di uscire dalla Fondazione.
Una scelta fatta per “ribadire la centralità di questo settore per il nostro territorio e poter partecipare attivamente, come Regione, alla tutela del progetto che punta a rendere Alessandria retroporto di Genova” come sottolineato dal Presidente Cirio.
La Fondazione infatti ha lo scopo specifico di studiare, approfondire e progettare il futuro della logistica, coordinando la partecipazione di tutti gli attori coinvolti.
Il Presidente Cirio ha sottolineato che l’ingresso della Regione Piemonte in Slala è anche “un modo per ribadire che, al di là delle suggestioni che si sono affacciate e diffuse nell’ultimo periodo, la posizione della Regione sul ruolo che Alessandria e il Piemonte devono avere in questa partita resta ferma e irremovibile. E la Regione lo rivendicherà divenendo parte attiva della pianificazione con questo strumento e partecipando alla cabina di regia con un proprio rappresentante. Il Polo logistico alessandrino è un progetto strategico, su cui il governo nazionale precedente ha già investito due milioni di euro. La Regione ci crede e lo ha dimostrato con questo atto.”

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