Press "Enter" to skip to content

Quando il Movimento 5 Stelle voleva la testa del governatore Renato Soru (Pd)

Cagliari, “Patron Tiscali” era stato condannato a 3 anni in primo grado poi assolto in appello

Cagliari – Cosa dicono adesso i grillini forcaioli dopo che avevano strepitato contro Renato Soru che è stato assolto in appello dopo la condanna a tre anni in primo grado del 2015 per evasione fiscale? I nipotini di Grillo non strepitano più? Non vogliono più la testa dell’imprenditore sardo nonché esponente del Pd che era accusato di aver evaso 2,6 milioni di euro di interessi nell’ambito di un prestito che aveva concesso a Tiscali, la società da lui fondata? All’indomani della prima condanna, l’ex governatore si era dimesso dalla guida del Pd, ma l’opposizione – e in prima linea il Movimento 5 stelle – avevano chiesto a gran voce che lasciasse anche il posto al Parlamento Europeo.
Grazie ad un accordo con il fisco, l’europarlamentare ha pagato tra sanzioni e more oltre 7 milioni di euro, chiudendo così il contenzioso tributario.
“Non ho mai voluto sottrarre soldi al fisco – aveva detto Soru nelle dichiarazioni spontanee nel corso del primo processo – ero così tranquillo che non ho nemmeno usufruito dello scudo fiscale, che mi avrebbe consentito di risolvere in poco tempo e con molto meno denaro questa situazione. Ho fatto le cose senza cercare vantaggi fiscali, dimostrando di non mettere il denaro al primo posto. Ma questa vicenda si è trasformata in un incubo”.

Comments are closed.