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Fili d’Erba tornano verdi dopo 50 anni

di Sonia Oliva – A quasi 50 anni dalla pubblicazione del loro LP con Warner Chappell, in occasione della ristampa, in vinile 180 grammi, per “Amatori” e collezionisti del Long Playing originale, “i Fili d’Erba” hanno avuto la curiosità di riascoltare le tracce originali, registrate all’epoca con le piste analogiche. Dall’ascolto di quei brani è nata la voglia di dare nuova vita a quelle canzoni, con un lavoro di masterizzazione e postproduzione, con i mezzi tecnici attuali, ma senza modificare assolutamente il sound e lo spirito del tempo.
Il leitmotiv di “2020 Still Rollin’, Still Rockin” è dato dalle sonorità strumentali tipiche degli anni ’70, in primo piano l’organo Hammond, dalla voce di Frank, graffiante nel rock duro ed espressiva nelle ballate e dai suoi testi, scritti nativi in inglese (ad eccezione di qualcuno adattata in Italiano da A. Gentile, per volere della Warner Chappell) che descrivono esperienze di vita vissuta negli anni ’60 in Canada, prima del ritorno in Italia.
“Abbiamo avuto il privilegio di essere giovani nei 15 anni che hanno cambiato musicalmente il mondo. Quello che è successo nella musica rock dal 1965 al 1979 non ha eguali in altre epoche”, commenta Frank Del Giudice e Paolo Moderato, fondatori dei Fili d’Erba.
La rock band dei Fili D’erba nasce nel 1971 dall’ incontro di 4 musicisti che sentivano l’esigenza di un salto di qualità rispetto ai loro gruppi precedenti.
Frank Del Giudice, suona il basso e canta, si forma in Canada, nel Greenwich Village di Toronto, dove si fanno le ossa tanti musicisti famosi come Neil Young, Gli Steppenwolf, The Band, suona per un breve periodo con David Claynton Thomas, il mitico cantante di “Spinning Wheel” dei Blood Sweet and Tears – formando poi un suo gruppo chiamato “The Fiends”.
Incide il suo primo 45 dal titolo: I’ll Be Here and By My Side. Il quartetto era formato da John Lovett (chitarra), Silvio De Simone (batteria), Jimmy Morgan Lead (chitarra). Poi nell’estate del 1969 rientra in Italia per nuove esperienze musicali.
Luigi “Ino” Liguori, suona la chitarra, cresce in una famiglia di musicisti: il padre batterista, zio di Gegè di Giacomo, batterista e cantante di Carosone, il fratello Gaetano creativo e pianista Jazz.
Paolo Moderato, suona l’organo e il piano, studia musica classica, soprattutto Bach, ma quando arriva il beat l’attrazione del “Complesso” diventa troppo forte. Si fa anticipare (di due anni) dalla famiglia il regalo di maturità e acquista il primo “Organo Elettronico”.
Dopo poco l’esperienza del complesso studentesco la cantina diventa troppo stretta, anche l’esperienza di accompagnare un cantante di colore, pur avvicinandolo al mondo della musica professionistica, non è sufficiente.
Jean Pierre Olivas, suona la batteria con l’Orchestra di Perez Prado, da cui impara il “mestiere” e il gusto delle percussioni della musica “caraibica”. È prematuramente scomparso nel 2004 in un incidente stradale.
Dopo anni di esperienze musicali – suonando in varie regioni d’Italia in tantissimi locali a volte aprendo gli spettacoli dei Pooh, Dick Dick, Nomadi, Delirium e altri ancora, all’inizio del 1972 Dina Piattoli li convoca nel suo ufficio per proporre al gruppo di fare un paio di provini per un 45 Giri, in pochi giorni divenuto un LP pubblicato da Davide Matalon della Ducale Dischi con Edizioni Warner Chappell.
Ed eccoci ai giorni nostri. Frank e Paolo hanno mantenuto viva la loro voglia profonda di amicizia e condivisione di esperienze, continuando a suonare insieme fino all’idea di proporre la loro musica in una nuova veste del loro album in un cd. Il 12 giugno pubblicano “2020 Still Rollin’, Still Rockin” il nuovo CD e la ristampa del vinile originale.

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