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Da Coldiretti Alessandria: il settore vitivinicolo riparte dai bianchi e dalle bollicine

Incoraggianti segnali in provincia di Alessandria per uno dei comparti più penalizzati

La voglia di festeggiare la ritrovata libertà con brindisi nelle case tra parenti e amici ha portato ad un aumento del 20% le bollicine stappate, con un balzo negli acquisti in particolare per i bianchi, soprattutto Gavi e Timorasso.
Il dato emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ismea della settimana tra l’11 ed il 17 maggio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Un piccolo, piccolissimo segnale incoraggiante per la viticoltura alessandrina, uno dei settori che durante il lockdown ha subito le perdite più pesanti.
Un comparto che in provincia di Alessandria coinvolge 2.829 imprese e conta una superficie vitata di 10.870 ettari (a livello piemontese sono 14 mila imprese con oltre 43 mila ettari di superficie vitata e una produzione di 2,5 milioni di ettolitri), messo a dura prova dall’emergenza Coronavirus che ha generato perdite per le cantine fino all’80% a causa del blocco dell’export e dei canali di ristorazione.
“Il boom degli acquisti, in particolare di vini che ben si adattano alla stagione estiva, dai bianchi allo spumante, è la punta dell’iceberg della necessità di tornare gradualmente alla normalità recuperando i piaceri della tavola – sottolinea il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Ricordiamo che ad essere colpita dalla crisi dettata dal coronavirus è stata soprattutto la vendita di vini di alta qualità che trova a livello mondiale un mercato privilegiato di sbocco soprattutto in alberghi e ristoranti”.
In questo contesto, dopo le sollecitazioni di Coldiretti, il commissario Europeo all’agricoltura ha preso un impegno per mettere a punto misure di emergenza supplementari per i produttori di vino.
“Ecco perché serve assolutamente sostenere con massicci investimenti pubblici e privati la ripresa delle esportazioni – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzocon un piano straordinario di comunicazione sul vino che rappresenta da sempre all’estero un elemento di traino per l’intero Made in Italy . Ricordiamo che Coldiretti ha presentato al Governo il piano salva vigneti nel quale, tra le varie misure, rientra quella della distillazione volontaria con la quale si prevede di togliere dal mercato almeno 3 milioni di ettolitri di vini generici da trasformare in “alcol disinfettante Made in Italy” per usi sanitari”.
L’auspicato taglio dell’Iva sul vino e sui principali prodotti alimentari sarebbe importante per spingere i consumi con effetti positivi sui redditi delle famiglie più bisognose e sulla produzione Made in Italy in un contesto dove la spesa alimentare rappresenta la principale voce del budget delle famiglie dopo l’abitazione con un importo complessivo di 244 miliardi ed è quindi un elemento importante per la ripresa dell’economia.

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