Press "Enter" to skip to content

Al via il 1° settembre la raccolta del Moscato che si prospetta meravigliosa

Asti – Si prospetta un’annata decisamente positiva per il Moscato d’Asti docg. A ribadirlo è stato Romano Dogliotti, moscatista e presidente del consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti. Che fatica a trattenere l’entusiasmo parlando di un’uva meravigliosa.
Sono uscite le date ufficiali per la vendemmia: si potrà cominciare la raccolta del Moscato dal 1° di settembre, martedì. “Una data indicativa – ci tiene a precisare il presidente del consorzio -. A dettare i tempi sono le campionature. Quando il quadro aromatico sarà “pieno” si poterà l’uva in cantina”. La maggior parte del Moscato per Asti e Moscato d’Asti dovrebbe arrivare alle pigiatrici entro il 10 del prossimo mese, solo i vigenti tardivi verranno vendemmiati dopo il 15 di settembre. Intanto la Regione ha confermato le rese proposte dal consorzio. Si vendemmieranno novanta quintali di Moscato Docg per ettaro. La stessa “resa” dell’anno scorso, un risultato, questo, non scontato alla luce anche dell’emergenza sanitaria.
La discussione in consiglio d’amministrazione del Consorzio Moscato è stata accesa, non c’è stata unanimità, ma la resa è comunque stata decisa: 90 quintali diventeranno Asti o Moscato d’Asti, 10 verranno stoccati in caso di richieste di mercato ed il 20 per cento della produzione in esubero potrà essere utilizzata per la produzione di aromatici. I 10 quintali di riserva entreranno nel meccanismo del bloccage/debloccage. Verranno vinificati, ma resteranno mosto. Se il mercato 2021 sarà favorevole si potrà richiedere alla Regione lo «sblocco della riserva vendemmiale» per produrre vini Docg ed assecondare le richieste del mercato.

Comments are closed.