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Il progetto Slala per l’ottimizzazione della rete ferroviaria nel Basso Piemonte

Silvano d’Orba – La sera di martedì 22 settembre, nella bella cornice di Villa Bottaro a Silvano d’Orba, si è tenuta la conviviale di apertura dell’anno 2020-2021 del Rotary Club Ovada del Centenario. Nuovo presidente è l’avvocato Pierluigi Orsi, subentrato a Franco Camera, mentre Chiara Belletti è la nuova presidente Rotaract subentrata a Federico Tacchino, nell’ambito del sodalizio riservato a giovani rotariani dai 18 ai 30 anni. All’intermeeting erano presenti anche i rappresentanti del Rotary di Tortona e del Rotary di Milano.
Ospite della serata inaugurale è stata la Fondazione Slala, Sistema Logistico del Nord Ovest Italia, col Presidente Avvocato Cesare Rossini che ha preso la parola per primo introducendo la serata. A seguire sono intervenuti:

  • il Dottor Alessandro Traverso, Presidente della Commissione Mobilità di Slala per la logistica dei passeggeri;
  • l’architetto Giovanni Currado, Coordinatore della Commissione Mobilità di Slala per la logistica dei passeggeri e rappresentante per Alessandria e Asti del Cda dell’Agenzia Mobilità Piemontese;
  • l’Ingegner Angelo Marinoni, Membro della Commissione Mobilità di Slala per la logistica dei passeggeri;
  • l’Ingegner Nicola Bassi, Consulente di logistica per la Fondazione Slala e Responsabile area nuovi sviluppi Uirnet SpA.

La Fondazione Slala, nata nel 2003 come società a responsabilità limitata e trasformata in fondazione nel 2007 per poi evolversi in fondazione di partecipazione nel 2019, all’iniziale impegno nella logistica del Sud Piemonte ha aggiunto quello nella mobilità delle persone e nella formazione, come sottolineato dallo stesso Avvocato Rossini in apertura di serata: “Stiamo preparando corsi di logistica per le scuole – ha detto Rossini – proprio perché Alessandria dovrà essere sempre più protagonista in questo senso. Lo scopo è di far sì che il Basso Piemonte – ha aggiunto il manager alessandrino – diventi un territorio unito negli intenti sul quale ci si augura che tutti gli enti riescano a collaborare. Stiamo parlando d’una vasta area ad altissimo valore strategico e alla quale guardano i sistemi portuali di Genova e Savona Vado, oltre a molti operatori privati”.
“L’area logistica alessandrina – ha spiegato l’Ingegner Nicola Bassi – è una grande opportunità per i porti di Savona-Vado Ligure e Genova in ambito di hub trasportistici. Lo studio del collegamento ferroviario fra i vari porti e lo smistamento delle merci dovrà definire il modello, indicato da Uirnet e Rfi, che dovrà ridisegnare – ha concluso l’ingegner Bassi – lo scalo di Alessandria dove saranno formati i convogli che ripartiranno alla volta delle destinazioni finali nazionali e internazionali”.
L’Architetto Currado ha invece posto l’accento sulle soluzioni green per un minore impatto ambientale dei trasporti, anche con riferimento a quelli su gomma, tenendo presente che ben il 37% del Recovery Fund proveniente dalla UE sarà utilizzato per investimenti nella Green Economy, per cui potranno essere riattivate anche le linee ferroviarie dismesse da destinare a motrici alimentate a idrogeno o a metano e biometano.
Nel corso dell’interessante meeting s’è parlato anche del progetto di revisione inerente il sistema ferroviario sulle direttrici Torino–Asti–Alessandria-Genova e Alessandria–Milano, elaborato da Giovanni Currado e Angelo Marinoni, che comporta:

  • una prospettiva di programmazione a breve termine e a costi vicini allo zero;
  • alcune variazioni di pochi minuti negli orari dei treni;
  • l’allungamento di alcune tratte.

Ciò per consentire un sensibile miglioramento dei trasporti in Piemonte in virtù:

  • dell’incremento delle tratte grazie alla riattivazione di quelle dismesse;
  • al miglioramento delle linee attuali.

Questi investimenti sono indispensabili per rendere più efficienti i collegamenti ferroviari regionali, nell’ambito della pianificazione d’un sistema adeguato ai tempi e alle necessità degli utenti, che beneficia di un parco composto da nuovi treni regionali veloci anche ad alimentazione con combustibili non inquinanti, facendo a meno delle costosissime opere di elettrificazione delle linee.

 

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