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Cinquanta studenti in medicina fra le corsie dell’ospedale

Alessandria (Max Corradi) – Hanno inventato l’acqua calda: all’ospedale di Alessandria, tra qualche paziente che si butta dalla finestra e qualche “parto letale”, insieme a qualche primario “dimissionato” per non avere i titoli, hanno pensato bene di rispolverare la tradizione degli studenti in medicina col camice bianco tra le corsie. Lo hanno sempre fatto, dappertutto, non è una novità. Ma lo strombazzo è una caratteristica dei mandrogni che fingono di essere riservati per poi millantare meriti che non hanno ed ora, per questo, parlano di evento storico. “Ma mi faccia il piacere!”, direbbe Totò. Ed ecco che dall’Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio annunciato che ci sono i primi 50 futuri medici che vengono formati dopo che è stato attivato ad Alessandria il corso di laurea in Medicina dell’Università del Piemonte Orientale. Qualche anno fa lo facevano per gli studenti di Genova, Pavia o Torino. Gli studenti sono al terzo anno. Il vero tirocinio nei reparti, che consentirà anche di acquisire l’abilitazione alla professione medica, sarà al quarto, quinto e sesto anno. Dal 1° marzo, i ragazzi, seguiti da tutor, cominceranno l’attività pratica seguendo il corso di semeiotica medica, cioè la disciplina che studia i segni clinici di una patologia. I tutor sono una ventina e accompagneranno gli studenti nel percorso di formazione, esplorandone anche le potenzialità e valutandone poi le competenze. Saranno distribuiti in pochi reparti: Medicina interna, Medicina d’urgenza, Geriatria, Cardiologia, Pneumologia, Neurologia e Chirurgia generale. Sarà loro insegnato come visitare un paziente e come compilare una cartella clinica. In base ai reparti ai quali saranno assegnati, gli studenti resteranno in ospedale per due o tre settimane, alla mattina.

 

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