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Da decenni è in causa col rivenditore per aver acquistato un camion poi rivelatosi inagibile

Castelletto d’Orba – È una storia che risale al 1989 quella di Carlo Massone che acquistò un camion che poi si sarebbe rivelato inadatto alla funzione desiderata. Carlo Massone è un camionista di Castelletto d’Orba, una persona sincera, dai modi forse un po’ sopra le righe, ma è un onesto lavoratore. Aveva bisogno di un carro attrezzato con un braccio meccanico ma era stato tratto in inganno, in quanto il mezzo non era a norma. Dalla documentazione allegata e per questo ha passato dei guai ingiustamente accusato di truffa. L’ultima denuncia del 12 novembre scorso, in seguito alla mancata risposta da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ricalca il percorso giudiziario e politico degli ultimi vent’anni. Una storia lunga che iniziò con l’acquisto di un autocarro da un rivenditore dell’ovadese. Un Fiat 170 targato AL 359341 che nei documenti sembrava idoneo all’utilizzo desiderato ma che, ad un esame più approfondito, s’è rivelato inagibile. Successivamente Carlo Massone si recava alla motorizzazione di Alessandria per un’ulteriore verifica che dava esito negativo, in quanto l’autocarro risultava inidoneo all’uso su strada. Dopo ciò Massone non solo fu costretto a rinunciare al camion appena acquistato ma fu anche indagato, per essere poi assolto, avendo dimostrato di non aver mai impiegato il mezzo per nessun lavoro per il semplice che l’ha ritirato solo dopo la revisione straordinaria. Non basta perché Massone da più di dieci anni sta combattendo la sua battaglia legale volta a far emergere la verità sul suo caso, anche a vantaggio di altri camionisti che, come lui, hanno vissuto un’esperienza analoga. Sentito al telefono, Massone ci ha detto: “È doveroso promuovere una verifica per accertare che i funzionari preposti all’omologazione degli automezzi si attengano scrupolosamente al dettato normativo e non siano adottati metodi del tutto estranei alla corretta condotta delle ispezioni”. Per questo motivo Carlo Massone sporse denuncia alle autorità competenti e il caso assurse all’onore della cronaca nazionale. Me parlò perfino l’onorevole Borghezio della Lega che in proposito ha avuto modo di dichiarare: “Come al solito in Italia non si riesce a cavare un ragno dal buco, subisci e taci”. Tutto ciò ha comportato un notevole danno economico a Carlo Massone che tuttora sta agendo legalmente per far valere i propri diritti.

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