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Il primo teleriscaldamento del Nord Ovest targato Egea è già un flop

Ormea (CN) – Dopo vent’anni i residenti non ne possono più: il teleriscaldamento costa troppo e non funziona a dovere. Si tratta del primo impianto di teleriscaldamento del Nord Ovest, realizzato da Egea Spa di Alba, la stessa ditta, partner di Amag Spa, che lo sta terminando in Alessandria al quartiere Cristo e al Villaggio Europa. Ma a Ormea una trentina di utenti è sul piede di guerra e s’è rivolta all’Associazione Consumatori e a uno studio legale di Mondovì per chiedere i danni a Calore Verde Srl, la società di gestione del teleriscaldamento di Ormea, partecipata all’80% dal Comune e al 20% da Egea Spa, multiutility privata con sede ad Alba specializzata nell’erogazione di servizi pubblici legati ai settori dell’energia e dell’ambiente. Calore Verde Srl è l’omologa dell’alessandrina Telenergia Srl, la società mista  nata dal partneriato tra Egea Spa e Amag Spa, la multiservizi intercomunale dell’acqua, del gas e della luce dell’alessandrino. A Calore Verde si contesta una serie di disservizi e una fatturazione eccessiva rispetto alla tariffa pattuita nella convenzione del 2001. Egea ha ottenuto una possibile mediazione della quale si discuterà mercoledì 3 marzo prossimo.
“A livello contabile e tecnico – spiega al cronista l’avvocato Cristina BeccariaCalore Verde non rispetta il contratto. La fatturazione a nostro parere è errata. Viene praticata una sovrafatturazione di circa il 30% rispetto al pattuito, comunque superiori alle medie nazionali degli altri impianti”. L’impianto in oggetto è identico a quello in fase di realizzazione ad Alessandria, con tubature che portano acqua calda agli scambiatori nelle case, fornisce riscaldamento e acqua calda a più di 400 abitazioni e edifici pubblici. A Ormea è in funzione da vent’anni ma proprio per i costi eccessivi, molti hanno rinunciato a collegarsi e alcuni si sono scollegati riallacciandosi alla rete Snam metano con caldaia autonoma. Tra i problemi maggiori, oltre ai costi eccessivi, è quello per cui allo scambiatore la temperatura dell’acqua non arriverebbe mai a 80° come da contratto. Certo, se si confrontano i costi del teleriscaldamento col riscaldamento a gasolio come fa il sindaco di Ormea Giorgio Ferraris, è più economico il primo, ma col metano Snam e la caldaia autonoma non c’è storia perché, rispetto al gasolio, si risparmia fino al 40%. Intanto cadono le prime teste. Si è infatti dimesso il presidente di Calore Verde Srl Luciano Obbia, per “motivi personali” dice lui, ma nessuno ci crede.

 

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