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Il passaporto vaccinale è un attentato alla libertà personale, lo dice l’OMS

Roma – L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che le persone non dovrebbero essere tenute a dimostrare di essere state vaccinate contro il Covid19 per viaggiare all’estero, avvertendo che i passaporti dei vaccini isolerebbero i paesi più poveri dove le vaccinazioni sono più lente.
Il dottor Mike Ryan, che guida il programma di emergenza sanitaria dell’OMS, ha affermato che è fondamentale registrare le persone vaccinate, ma ha affermato che l’utilizzo di tali informazioni per consentire o vietare a una persona di prendere parte d una vita normale viene   a presentare delle questioni tecnicamente complesse.
“Questa è una questione complessa. Ci sono questioni etiche riguardanti l’equità, abbiamo già un enorme problema con l’equità dei vaccini nel mondo”, ha detto il dottor Ryan in una conferenza stampa virtuale dalla sede dell’OMS a Ginevra.
“L’imposizione di requisiti per la certificazione della vaccinazione prima del viaggio potrebbe introdurre un altro livello o tale ineguaglianza.
“Se non hai accesso a un vaccino nel paese, sarai effettivamente isolato come paese quando entreranno in gioco i passaporti per i vaccini.
“Quindi ci sono molti, molti, molti problemi.”
La decisione è però solo di carattere temporaneo perché l’OMS riconsidererà tutta la questione il 15 aprile. In quell’occasione saranno considerati i dati etici, sociali e scientifici relativi ai passaporti dei vaccini.
In realtà molte compagnie aeree e di navigazione richiederanno indipendentemente dalle autorità i certificati di vaccinazione. Qantas e delta lo hanno già affermato, sia per viaggi interni sia internazionali, e Carnival Crociere ha annunciato che le crociere in programmazione saranno solo per vaccinati. Alla faccia della “Libertà di vaccinazione”.

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