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Ferrovia: la Asti-Casale-Mortara tra i progetti per accedere ai fondi del Recovery Fund

Casale Monferrato – C’è anche la riattivazione della linea ferroviaria Asti-Casale-Mortara tra i progetti presentati in Regione per accedere ai fondi del Recovery Fund. In particolare il tratto interessato è quello che va da Casale a Mortara, da diverso tempo oggetto di lavori da parte di Rfi per la riattivazione della linea, con una spesa stimata in circa 8 milioni di euro.
Lo scorso ottobre, però, l’ondata di maltempo che aveva poi provocato l’esondazione del Sesia ha causato danni per più di un milione di euro alla massicciata ferroviaria e quindi ai binari nella zona della frazione Terranova. Così i lavori attualmente in corso richiederanno un altro esborso di più di un milione di euro.
I lavori dovrebbero comunque terminare verso la fine di settembre, così almeno ha assicurato il primo cittadino casalese, Federico Riboldi.
L’obiettivo è di puntare alla ripresa di quella tratta ferroviaria in autunno, dopo anni di rinunce a questa opportunità. Sarebbe infatti l’unico collegamento ferroviario tra Casale e Milano, dato che quello tramite Vercelli era stato pensato dopo la riattivazione della Casale-Mortara.
Dal Comis, coordinamento Mobilità integrata e sostenibile del Piemonte di cui fanno parte i casalesi Luca Servato e Simona Signorelli, si chiedono però perché “la Regione non chiede a Rfi di riattivare le tratte sospese come appunto la Asti-Casale-Mortara” dato che la Regione rappresenta il committente. Anzi sono stati contattati diversi sindaci su quella tratta per chiedere la loro disponibilità a trasformare quelle tratte in piste ciclabili».
Il coordinamento invece non è affatto di questa idea: “Le Ferrovie devono tornare a vedere sferragliare i treni – ha sottolineato Servato – e le piste ciclabili, semmai, devono affiancare i binari per facilitare sempre più una mobilità treno-bici che rilanci un turismo più rispettoso dell’ambiente”. Una sollecitazione fatta per favorire la riattivazione di linee ferroviarie con treni che trasportino le biciclette degli utenti, come capita già sulla Asti- Castagnole Lanze-Nizza Monferrato per il progetto “Binari senza tempo”.
Da parte sua Johnny Zaffiro, di CasaleBeneComune dichiara: “Proporre una tratta più lunga di quella che già potrebbe partire ci sembra il gioco delle tre carte da parte dell’amministrazione. Abbiamo la tratta per Mortara già pronta, mentre su quella per Asti è ancora irrisolto il problema della galleria accanto ad Ozzano. Proporre dunque un tratto più lungo significa, ancora una volta, non far partire quello già pronto. Si allungherebbero i tempi per la ristrutturazione anche della galleria vicina ad Ozzano, quella che, in definitiva, circa dieci anni fa, bloccò la tratta ferroviaria”.
“Proprio avere inserito la Asti-Casale-Mortara nei possibili finanziamenti del Recovery Fund metterà a disposizione di Rfi le risorse necessarie ad affrontare le criticità sulla Asti-Casale. Poi c’è differenza tra Rfi deputata ad affrontare i lavori sulla rete e Trenitalia, con cui invece la Regione stabilisce tutti gli accordi per la gestione delle tratte ferroviarie” ha rimarcato invece il sindaco di casale Riboldi secondo il quale l’inserimento della tratta Asti-Casale-Mortara nei progetti del Recovery agevolerebbe anche il recupero della galleria vicino ad Ozzano.

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