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Il caso Solvay in Parlamento: maggiori controlli al Pfas nelle acque perché ne hanno trovato traccia a Rovigo (sic!)

Alessandria – Il limite ai Pfas in acqua per una direttiva europea è di 0,1 microgrammi per litro ma questo limite deve essere tramutato in legge dello Stato. Ad occuparsene è l’ex ministro Sergio Costa (M5S) oggi sottosegretario al ministero della Transizione ecologica. A questo proposito è stata presentata un’interpellanza dall’onorevole grillino Alberto Zolezzi in seguito al ritrovamento di C6O4 nel Po a Rovigo, che risale a diversi mesi fa. Naturalmente la sinistra da la colpa alla Solvay di Spinetta Marengo che dista circa 370 chilometri di percorso fluviale lungo il Po da punto dove c’è stato il ritrovamento. Capiamo tutto, per carità, ma qui forse si sta esagerando. Eppure il Comitato Stop Solvay, con Claudio Lombardi, insiste: “La Provincia nella recente autorizzazione concessa a Solvay prescrive limiti allo scarico superiori a 0,1 microgrammi per litro. Per C6O4 ne prescrive 7 da ridursi in quattro anni a 0,5. Per ADV ne prescrive 2 da ridursi in due anni a 0,4. Cioè si permette di sversare in Bormida concentrazioni estremamente superiori agli standard di qualità delle acque superficiali. Il “Collegato ambientale” citato da Costa autorizza circa gli stessi limiti. E l’ex ministro risponde che in pratica non si conosce la tossicità del C6O4, ma per il criterio di precauzione la Provincia non deve concedere l’autorizzazione a produrlo”. Per Zolezzi la parte più pericolosa della lavorazione del C6O4 è “la diluizione del materiale grezzo per ottenere il materiale puro, qui si crea la maggior perdita e quindi possibilità di trovare il C6O4 nelle acque. Questa parte del trattamento è andata avanti per anni, prima veniva fatta a Trissino alla Miteni. Dal 2018 non è più avvenuto per la chiusura dell’azienza veneta, quel Pfas sta tornando da Trissino. Lo scambio di C604 tra Trissino e Solvay è stato di 700 tonnellate, in totale, ma c’è stato anche un collegamento con uno stabilimento olandese, per non inquinare l’Olanda venivano qui. È stato il ministero dell’ambiente olandese che ci ha avvertito”.
I soliti olandesi!

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