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Crisi Cerutti: una settimana ancora per le ultime speranze di salvataggio

Casale Monferrato – Resta sempre meno tempo per salvare la Cerutti di Casale. Una settimana, per l’esattezza, e intanto il Pd sollecita per i lavoratori il prolungamento della cassa integrazione, che scadrà il 1° maggio, e un tavolo interministeriale al Mise mentre i sindacati Fiom, Fim e Uilm esprimono preoccupazione per il fatto che ancora nessuna offerta ufficiale sia stata manifestata alla curatela da imprenditori locali.
Insomma le speranze sono sempre più ridotte al lumicino. Intanto resta aperta, in teoria, la strada della cooperativa cui potrebbe dar vita una parte una parte dei lavoratori. In questo senso continuano a tenersi, in questi giorni, videoconferenze con i tecnici della Regione Piemonte.
Da parte sua il sindaco di Casale, Federico Riboldi, auspica che “gli offerenti siano soggetti realmente interessati a mantenere la produzione sul territorio con conseguente mantenimento dei lavoratori, fornitori e professionisti locali”, un’indicazione che va in senso diametralmente opposto agli imprenditori di un recente passato che aveva coinvolto la Bistefani, acquisita da Bauli per poi trasferire la produzione in Veneto.
Domenico Ravetti (Pd) sollecita la Regione a fare la sua parte mentre Luca Gioanola, capogruppo Pd in Comune a Casale, ritiene che l’amministrazione debba fare pressing sulla Regione e sul Ministero dello Sviluppo economico.

 

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