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Flash mob “antimascherina” ad Aosta si trasforma in una festa con musica e balli: e scoppia la solita “Covid-polemica”

Aosta – È diventata praticamente una festa in piena zona rossa il flash mob che si è tenuto sabato in piazza Chanoux, nel cuore di Aosta. Balli e musica che hanno sconfinato di gran lunga dai limiti imposti per frenare il Covid nell’unica regione italiana in zona rossa.
Nato come flash mob, organizzato da un cantautore locale, Philippe Milleret, per sensibilizzare sulla cultura ferma da più di un anno, a 30 musicisti si sono poi aggiunte quasi 200 persone, a intonare e suonare il brano francese “Danser encore”.
Manifestanti senza mascherine e distanze non rispettate con baci e abbracci. Quanto basta per scatenare un discreto polverone che ha provocato la reazione del sindaco di Aosta ma anche del Prefetto e di buona parte della politica.
Il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, spiega l’accaduto: “Giorni fa avevamo segnalato alla questura l’eventualità di questa manifestazione. Il questore ha fatto convergere tutte le volanti disponibili e mi ha comunicato che sanzionerà le persone identificabili”.
Il personale della questura, come già nelle precedenti manifestazioni, ha filmato l’intero sit-in e procederà con le multe.
Duro il commento di Erik Lavevaz, Presidente della Regione e Prefetto: “Il flash mob è un’offesa verso gli sforzi fatti da tutti i valdostani che rispettano le regole anche considerando che la Valle d’Aosta è tornata in fascia rossa”.
“A pagare il prezzo più alto del malgoverno sono cittadini e partite Iva” il commento di Antonio Tajani mentre l’ex assessore regionale leghista Stefano Aggravi ha provato ad accostare il flash mob alla Festa dei lavoratori: “Alle manifestazioni del primo maggio l’immunità di gregge è valida di default?”.
“Condanniamo fermamente iniziative come quella avvenuta” scrivono Cgil, Cisl e Uil in una nota giudicando anche “inopportune e inappropriate le dichiarazioni dei consiglieri regionali della Lega, la festa dei lavoratori si è svolta nel pieno rispetto delle regole”.
Da parte sua Milleret ha dichiarato: “Era un flash mob, si è fermata diversa gente, cosa dovevamo fare? Non era una manifestazione”.

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