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Covid: Italia quasi tutta gialla, Salvini è contro il coprifuoco

Roma (Paolo Russo de Il Secolo XIX) – Le curve dell’epidemia flettono tutte verso il basso. Scende quella dell’incidenza dei contagi da 146 a 127 casi settimanali ogni 100mila abitanti, così come quella dei letti occupati in terapia intensiva e nei reparti di medicina con sole 5 regioni, Lombardia, Marche, Puglia, Toscana e Calabria, con valori sopra il livello di allarme. E con questo quadro da lunedì le ordinanze firmate ieri dal ministro della salute, Roberto Speranza, tingono di giallo tutta Italia, lasciando in arancione solo la Valle d’Aosta, che però era rossa, la Sicilia e la Sardegna. A sporcare il quadro quasi idilliaco fornito ieri dal monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità c’è però quel nuovo ritocco all’insù, il secondo consecutivo negli ultimi 14 giorni, che porta l’Rt dallo 0,85 allo 0,89. Valore non più troppo distante da quella quota uno che fa risalire i contagi. E gli esperti sanno bene che quando l’Rt risale, lo seguono poi in scia i contagi, quindi i ricoveri e infine i decessi. Fermo restando che è ancora presto per registrare l’effetto delle riaperture, che potrebbe far risalire i contagi non prima di venerdì prossimo. Intanto però hanno ripreso a crescere i contagi tra i più piccoli, quelli della fascia da zero a 9 anni. Un probabile effetto della ripresa dell’attività scolastica, mentre è tutto da capire che effetto avrà sulla curva dei contagi la ripresa di tante attività economiche e di svago. Per non parlare dell’aumentata mobilità sociale conseguente all’abbandono dello smart working in aziende e ministeri. Per questo Speranza e Cts vogliono guardare i numeri di fine settimana prossima prima di decidere se spostare avanti di una o due ore le lancette del coprifuoco oggi fissato alle 22 e riaprire anzitempo le palestre e il settore del wedding. Mentre il pressing della Lega e quello delle categorie interessate si fa più stressante. Con Salvini che anticipa: “Nel prossimo Cdm i ministri della Lega chiederanno il ritorno al lavoro in sicurezza per tutti, senza discriminazioni, e no al coprifuoco che qualcuno voleva confermare fino a giugno o addirittura a luglio”. Di Maio dal canto suo fissa una data, quella del 16 maggio, “auspicabile per superare il coprifuoco”. Anche se poi aggiunge: “Il tema è superarlo per non rientrarci dopo pochi mesi”. E su questa lunghezza d’onda sono anche Speranza e il Pd, per i quali nuove riaperture potranno essere decise solo il prossimo venerdì. Se i contagi continueranno a scendere si potrà, se non proprio abrogare il coprifuoco, spostarlo magari a mezzanotte, come propone la ministra azzurra Mariastella Gelmini. Riaprendo già lunedì 17 palestre e ristoranti al chiuso e fissando anche da subito al 15 giugno la data per la ripresa di banchetti e ricevimenti nuziali, sollecitati a suon di post e tweet da promessi sposi e spose sui social della stessa Gelmini. Ma se al contrario le curve dovessero invertire la rotta sarà il sistema a semaforo a decretare nuove richiusure. E in questo senso a rischiare sono Lazio, con Rt a 0,96, Toscana (0,97), Umbria (0,97) e Veneto (0,95), che camminano sul filo del rasoio, a un passo dal superare quota uno dell’indice di contagiosità che manda in fascia arancione. Uno scenario che Salvini vuole escludere in partenza anticipando già martedì le nuove riaperture, prima che i numeri della pandemia facciano qualche brutto scherzo. Che gli esperti non si sentono di escludere, anche se alla fine nel commentare i dati dell’ultimo monitoraggio si lasciano andare a un po’ di ottimismo. “La decrescita in Italia è sempre lenta ma il dato significativo è che questa settimana si è registrata in tutte le regioni”, ricorda il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro. Mentre il direttore della prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, prima mette le mani avanti, affermando “che nessuno può escludere un aumento dei casi nel prossimo o nei successivi mesi”. Poi aggiunge che “l’effetto delle vaccinazioni nel periodo estivo sarà maggiore e dunque sì, c’è un cauto ottimismo”. Per sapere se è ben riposto converrà attendere ancora una settimana.

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