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Bobby Darin, l’erede di Sinatra che morì troppo presto

Red – 85 anni fa, il 14 maggio del 1936, nasceva a New York Bobby Darin, uno dei più raffinati cantanti swing. Era italiano di famiglia padovana e si chiamava Roberto Casotto. Un’infanzia vissuta nel Bronx e una voce straordinaria, intonatissimo, dotato di grandi qualità ritmiche, artista di classe, intelligente e, caratteristica che non guasta, molto simpatico. Parlava perfettamente l’inglese per cui diceva “ies” per dire “sì” a differenza di molti americani che dicevano e dicono “iaaa”. Il suo repertorio spaziava dalla musica swing, al jazz, al country, al pop. Con lui ha lavorato Tommy Tedesco, noto per le collaborazioni con Frank Sinatra, Sam Cooke, Peggy Lee, Art Garfunkel, Maria Muldaur, Paul Anka, J.J. Cale. Il successo internazionale gli arrise con l’interpretazione di canzoni diventate poi standard, come Beyond the Sea e, soprattutto, Mack the Knife (dalla commedia satirica del 1929 L’opera da tre soldi musicata da Kurt Weill su testo di Bertolt Brecht), diventata il suo cavallo di battaglia e incisa nuovamente nel 1984 da Frank Sinatra in una cover diventata ugualmente celebre. Per questa canzone Darin era stato premiato, nel 1960, con un Grammy Award. Lavorò anche come attore di cinema. Recitò in Torna a settembre (1961) al fianco di Rock Hudson, Gina Lollobrigida e Sandra Dee. L’interpretazione gli valse, l’anno successivo, il Golden Globe per il miglior attore debuttante. Per il film Capitan Newman (1963), ebbe una nomination al premio Oscar al miglior attore non protagonista. Già molto famoso, nel 1968 a 32 anni sostenne con forza la campagna elettorale del candidato democratico Robert Kennedy, poi assassinato. Darin – grande amico di Kennedy – soffrì molto per questo tragico evento e si isolò fino alla morte che avvenne nel dicembre del 1973, a soli 37 anni, dopo un calvario durato un anno per una sopravvenuta grave patologia cardiaca e dopo diverse operazioni (il video lo ritrae in una delle sue ultime apparizioni in pubblico nel 1970). Nel rispetto delle sue ultime volontà non fu celebrato il funerale e il corpo fu donato all’UCLA per effettuare ricerche mediche.
Un altro liberal che non c’è più.
Pazienza.

 

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