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Prosegue a oltranza la lotta dei lavoratori di Miliardo Yida in attesa dell’incontro col Prefetto (video)

Pontecurone – Durissimo l’intervento di sabato pomeriggio del rappresentante dei Cobas (video) a proposito delle condizioni di lavoro in Miliardo Yida, la ditta di Pontecurone operante nel settore dell’economia circolare, dove si lavorano i rifiuti di materiali plastici e metallici della raccolta differenziata. Intanto il presidio continua in attesa che si possa ottenere un incontro in prefettura. Quello dei dipendenti di miliardo Yida è lavoro di per se duro e pericoloso che, secondo i Cobas “gli operai svolgono senza le minime condizioni di sicurezza, sottoposti a un super-sfruttamento garantito da un sistema di appalti tutt’altro che trasparenti, come riconosciuto anche dalle indagini della Guardia di Finanza che ha scoperto 54 contratti irregolari e 4 lavoratori in nero rilevati nell’ultimo controllo. L’azienda è stata sanzionata  dalla Guardia di Finanza e dallo Spresal, ricevendo in questi anni più di 100.000 euro di multe.
Secono il sindacato di base “oltre alle sanzioni amministrative, lo stesso Spresal ha riconosciuto la presenza di rischio biologico e chimico nella lavorazione, cosa che prima delle denunce dei lavoratori non veniva riconosciuto dal DVR dell’azienda”.
Ma il problema non è solo la sicurezza sul lavoro: da sempre nella Miliardo Yida il lavoro viene appaltato ad altre società che, secondo il Cobas “formalmente assumono i lavoratori, ma che non hanno nessuna presenza sull’appalto. Questo sistema di appalti – si legge in una nota nel sito dei Cobas – è utile a giocare al ribasso sul prezzo della forza-lavoro, scaricando sugli operai i costi aziendali in termini di salario, diritti e salute. I lavoratori infatti – prosegue la nota – si trovano spesso a lavorare 12 ore al giorno, anche 7 giorni su 7, accumulando un sacco di ore di straordinario non retribuite, senza che ovviamente il Ccnl sia applicato correttamente. Inoltre – si legge ancora nella nota -, da tempo denunciamo l’assenza delle più elementari misure di sicurezza e di salute che vanno dalla mancanza dell’applicazione dei protocolli di sicurezza per la prevenzione del contagio da Sars-Cov 2 (nella fabbrica si sono registrati molti casi di contagi da Sars-Cov 2 senza che nessuna misura di contenimento o di quarantena venisse presa) fino al fatto che spesso gli operai si trovano a dover lavorare rifiuti di varia natura (flebo, siringhe, coltelli, topi etc.) senza le adeguate strumentazioni per proteggersi, esponendo i lavoratori e i cittadini a diversi pericoli sanitari”.
La reazione dell’azienda non è tardata ad arrivare: 20 lavoratori (l’intero gruppo organizzato col SI Cobas) sono stati licenziati.
Il sindacato ha replicato con 20 denunce all’ITL di Alessandria nel Febbraio del 2020, dove i lavoratori hanno contestato tutta una serie di irregolarità, in particolare l’appalto fittizio e l’intermediazione di mano d’opera da parte della Miliardo Yida.
A seguito delle verifiche, l’ITL ha dato ragione ai lavoratori confermando l’irregolarità dell’appalto che da tempo denunciavamo, stabilendo inoltre che l’orario di lavoro arrivava anche a 12 ore giornaliere.
Nonostante tutto le condizioni di lavoro non miglioravano e i lavoratori hanno protestato nuovamente facendo un presidio sotto la sede dello Spresal di Alessandria durante la giornata di Sciopero Nazionale del 23 Ottobre. Il SI Cobas e la rappresentanza dei lavoratori, in questa occasione, ebbe un incontro con la direzione dello Spresal, la quale era a conoscenza della situazione all’interno della fabbrica ancor prima dello scoppio della pandemia.
Da parte dell’ente scattavano sanzioni amministrative a carico di Miliardo Yida mentre i lavoratori sono andati avanti nella lotta, scioperando per rivendicare aumenti salariali, un vero ed efficace protocollo di sicurezza per la prevenzione del contagio da Sars-Cov 2, ticket mensa di 5.29 euro al giorno, fine di ogni discriminazione di carattere sindacale.
Ma, nonostante pressanti richieste di controllo e tutela a vari enti statali (Prefettura, ITL, ASL) nessuna soluzione è stata trovata, per gli operai si sono trovati costretti a scioperare a oltranza fino all’occupazione in atto da sabato dopo la quale la Prefettura di Alessandria s’é fatta garante della convocazione di un tavolo entro oggi, per poter discutere le rivendicazioni dei lavoratori, alla presenza del Prefetto e con la convocazione della Miliardo Yida.

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