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Liguria e Piemonte si mobilitano per la vaccinazione dei turisti, partita la sfida al Generale Figliuolo

Roma – Secondo Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario all’emergenza covid, in vacanza fuori regione, il vaccino non si può fare. Troppi sarebbero i problemi logistici e organizzativi per una simile impresa. Molte regioni, però, non la pensano così e premono su Governo e struttura commissariale covid per arrivare a una soluzione, anche spingendosi in avanti e scavalcando lo stesso Generale come, ad esempio, Liguria e Piemonte, due regioni dove lo scambio di turisti è una costante e dove i due governatori hanno deciso di firmare un patto che prevede la vaccinazione in vacanza per i residenti di una delle due regioni che trascorreranno almeno una settimana nell’altra regione.
“Se uno viene a fare un weekend francamente è bene che lo faccia compatibilmente alle sue date di vaccinazione ma se qualcuno passa alcuni mesi o molte settimane in Liguria è evidente che avrà a disposizione il servizio sanitario. Ci siamo messi a disposizione per vaccinare le persone che stanno in Liguria e viceversa, Piemonte e Liguria sono due Regioni con un grande interscambio, quindi c’è volontà di collaborare” ha spiegato il Governatore ligure Giovani Toti.
“È un accordo di reciprocità. Chi viene in vacanza nel periodo estivo per almeno una settimana e deve fare un richiamo del vaccino lo faremo noi ai liguri e i liguri ai piemontesi. Tra due regioni così prossime può essere una valida operazione per accelerare sulla campagna vaccinale anche nel periodo estivo” ha spiegato invece il governatore piemontese Cirio, aggiungendo: “Potrebbe essere replicato in altre regioni, ma ci vuole una situazione come quella tra il Piemonte e la Liguria, dove c’è un’omogeneità di scambi: i liguri sono i nostri sciatori, noi siamo i loro balneari”.
Per quanto concerne le altre Regioni, dal Veneto Luca Zaia ribadisce la volontà di vaccinare i villeggianti, dall’Umbria, Tesei chiede un maggior numero di dosi mentre Stefano Bonaccini, dell’Emilia, spiega che sul tema “è in corso un confronto col governo ed attendiamo di capire in che direzione andrà”.
Al coro si aggiunge il coordinatore della Commissione politiche per il turismo della Conferenza delle Regioni, Daniele D’Amario: “Va bene vaccinare i turisti nei luoghi di vacanza: più persone si vaccinano e meglio è. Ci sono indubbiamente dei problemi operativi da tenere presente e, come dice Figliuolo, capire se ci sono i presupposti per poterlo fare”.
Giorgia Meloni, leader di FdI, incalza: “Non era chiedere troppo poter fare i vaccini in vacanza: lo Stato dovrebbe dimostrare di saper operare contro questa che non è pandemia, ma una sindemia, cioè una serie di problemi sanitari economici e ambientali legati agli effetti della pandemia”.
E dal governo un’apertura è arrivata dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa: “È chiaro che non possiamo rincorrere il turista che fa un weekend e vaccinarlo. Però io credo che di fronte a soggiorni lunghi sicuramente è un’ipotesi percorribile. Ma ci deve essere un accordo tra le Regioni perché tutto deve passare attraverso una compensazione dei vaccini”.

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