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A Valenza Consiglio Comunale spaccato sulla decisione di intitolare una via a Norma Cossetto

Valenza – Sta dividendo a Valenza la questione legata all’intitolazione di una via o una piazza a Norma Cossetto, la studentessa universitaria istriana violentata da partigiani jugoslavi e italiani e poi gettata in una foiba la notte tra il 4 e 5 ottobre 1943.
In Consiglio Comunale la proposta ha avuto come prima firmataria Viktoria Miakieva di Fratelli d’Italia (nella foto) mentre Marilena Griva, Pd, ha proposto invece di attuare la stessa intitolazione, ma comprendendo tutte le donne che avevano subito violenze durante la guerra.
Per ora è stata approvata solo la prima, anche se ancora non si è deciso quando avverrà l’intitolazione. Gli unici contrari sono stati i consiglieri del Pd. Marilena Griva, tra questi, ha motivato la sua proposta, che sarà discussa in un’altra seduta del Consiglio, partendo dalla condanna dello stupro “come crimine contro la persona, come è da condannare ogni gesto di violenza e questo pur pensando a Cossetto come figlia di un gerarca fascista, fidanzata a un fascista, colpe che comunque non potevano ricadere su di lei. Sono insegnante in una Repubblica nata dalla lotta di Resistenza e dell’antifascismo, con una Costituzione che oggi ci consente di potere esprimere liberamente le nostre idee. Condanno la violenza su Cossetto, ma non si devono confondere aggressori e aggrediti. Non si può parlare di foibe senza parlare di occupazione ventennale fascista e violenze contro la popolazione slava e croata”.
Soddisfatta, invece, Viktoria Miakieva per una mozione presentata “in buona fede perché dopo tanti anni di governo della città del centrosinistra si ricordasse anche questo fatto. Sono contenta che la minoranza, tolto il Pd, l’abbia votata”.

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