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Sul polo logistico del Gruppo Pam che sorgerà al Villaggio Europa la politica alessandrina si spacca

Alessandria – Dovrebbe sorgere entro la prossima primavera il nuovo polo logistico che il Gruppo Pam, proprietario di oltre 1000 supermercati in tutta Italia, aprirà tra il centro Panorama e La Casetta, in zona Villaggio Europa ad Alessandria.
La Commissione Sviluppo del Territorio di Alessandria ha, infatti, approvato l’atto di programmazione negoziata tra il Comune e la società Cicieffe per la costruzione del polo logistico. L’area, estesa per 8 ettari, sarà destinata a servire anche la Lombardia, la Liguria e la Val d’Aosta. Un progetto che, negli ultimi giorni, ha spaccato in due la politica alessandrina, divisa tra chi è favorevole e chi è contrario. Chi sicuramente non è d’accordo è il Movimento 5 Stelle tanto che il consigliere pentastellato Michelangelo Serra ha stroncato come “scriteriato” il progetto. Secondo il consigliere pentastellato l’amministrazione comunale starebbe infatti dando il via libera a un progetto che divorerà altri spazi verdi della città e trasformerà il Villaggio Europa in un’area industriale. Serra non ha usato mezzi termini affermando, non senza una punta d’ironia, che mentre di solito capannoni come quello che sorgerà ad Alessandria si vedono lungo le autostrade, ad Alessandria lo si potrà vedere affacciandosi al balcone dei palazzi di Villaggio Europa. Il consigliere pentastellato ha fortemente criticato la decisione di far sorgere il polo logistico proprio in quella zona, dove, inizialmente, era stata anche accarezzata l’idea di far sorgere il nuovo ospedale. Scetticismo è stato, inoltre, espresso dai pentastellati alessandrini per quanto concerne le ricadute occupazionali mentre, al contrario, Davide Buzzi Langhi, vicesindaco di Alessandria, ha affermato che il nuovo polo logistico dovrebbe raggiungere picchi di 300 assunzioni. Serra, di recente, ha anche sottolineato il fatto che “questi magazzini sono automatizzati, a bassa intensità di lavoro. Inoltre, come sottolineato in uno studio della CGIA di Mestre, per ogni posto di lavoro che si crea nella grande distribuzione si tolgono sei posti nel commercio locale”.
Altra forte critica mossa dal consigliere pentastellato è il fatto che l’amministrazione non abbia preso in considerazione altre zone come, ad esempio, la D5 a Spinetta Marengo dove sarebbe già previsto un ampliamento nella variante del piano regolatore, insomma un’area che non fosse “a due passi da un quartiere residenziale” come sottolineato da Serra. Di recente, il consigliere pentastellato aveva anche lanciato anche una raccolta firme sulla piattaforma change.org per  unire alla sua voce quella di tutti i cittadini contrari alla nascita del nuovo polo logistico.
Al contrario, invece, il vicesindaco di Alessandria, Davide Buzzi Langhi, si è detto “particolarmente contento, una operazione importante per il territorio. Il Gruppo Pam è proprietario di oltre 1000 supermercati in tutta Italia. Al termine di una interlocuzione lunga e complicata li abbiamo convinti a fare qui questa operazione, in un’area già di loro proprietà. Nel piano regolatore la trasformeremo da area “Servizi” ad area “Produttiva”. Diventerebbe – ha sottolineato Buzzi Langhi – il loro centro logistico più grande. Ci sono diversi punti di vista positivi: creerebbe lavoro e occupazione, nell’atto di dice dalle 170 alle 230 assunzioni ma sono cifre al ribasso. Si spera che siano anche superiori, auspichiamo picchi di 300 persone. E poi sono anni che lavoriamo per un percorso improntato alla logistica, un mondo che anche nel nostro territorio comincia a muoversi con la progettazione dello scalo ferroviario di Alessandria. Si tratterebbe di un intervento intorno ai 60 milioni di euro”.

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