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Il nuovo capo del governo d’Israele: “Siamo nell’era del Terzo Tempio”

di Maurizio Blondet – Naftali Bennet è anche cittadino americano; è esperto informatico di grande successo, specializzato nell’informatica di sorveglianza (che Israele esporta nel mondo); in più, esibisce apertamente la sua religiosità. L’uomo giusto al posto giusto nel momento giusto. Pochi mesi fa, il 12 febbraio, quando era “soltanto”  ministro della Difesa (d’un Paese con almeno 200 testate atomiche) parlando ad una Yeshiva (seminario maschile) nel nord di Israele criticò un rivale politico che, secondo lui, non considera le istituzioni statali israeliane come una  parte  fondamentale nel processo di redenzione. Ce l’aveva con tale  Itamar Ben Gvir,  il quale, come molti ebrei ortodossi, non riconosce il significato biblico e profetico e l’autorità dello Stato di Israele e delle sue istituzioni sioniste.
Bennett ha puntato il dito contro ciò che definisce “un  atteggiamento attuale di  anarchia  in Israele”, dicendo che  il motivo per cui il Secondo Tempio è stato distrutto era perché ognuno “ha seguito le proprie regole”.
“Dobbiamo capire il quadro generale, la visione d’insieme – ha detto Bennett -. Oggi siamo nell’era del Terzo Tempio”.
Bennett ha poi ripercorso  la storia del Regno di Israele: “Abbiamo avuto solo due volte uno stato in cui abbiamo governato come un popolo unito. La prima volta è durata solo 80 anni: re Davide 40, poi re Salomone 40. Dopodiché, ci siamo divisi. La seconda volta, siamo stati sovrani per soli 74 anni durante la dinastia degli Asmonei” (dal 140 al 37 a.C., quando il potere di questi sacerdoti finì per la conquista romana; n.d.r.).
Bennett tocca poi il presente dicendo “Ora siamo a 72 anni (dalla nascita dello stato d’Israele; n.d.r.). La nazione ebraica non è mai stata in grado di mantenere un governo unito per più di 80 anni”. Ha concluso dicendo che non lascerà che “alcuno faccia a pezzi lo stato di Israele”.

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