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Stop alla movida selvaggia: i Comuni si ribellano con Acqui Terme capofila

Acqui Terme – Contro la movida selvaggia alcuni Comuni piemontesi cominciano a ribellarsi. Capofila è Acqui Terme dove è pronta l’ordinanza del Comune per fermare il degrado di alcune zone piazza Maggiorino Ferraris e il tratto di via IV Novembre di fronte al supermercato Galassia. I residenti da mesi segnalano problemi di decoro e vivibilità, fra risse, urla, schiamazzi, degrado e un diffuso senso di insicurezza, in un’area che si trova a pochi passi dal centro. Qualche mese fa, c’era stato pure un blitz dei carabinieri. Ora Palazzo Levi ha uno strumento in più per fronteggiare il problema. L’ordinanza, appena pubblicata, avrà durata di sei mesi e prevede sanzioni da 100 a 300 euro per chi non rispetterà i divieti, come bivacchi e consumo di alimenti nella zona interessata dalla sanzione, più l’allontanamento.
Stesso problema anche ad Asti dove, soprattutto al sabato sera, secondo quanto raccontato da alcuni cittadini, gruppi di giovanissimi disturbano, hanno comportamenti incivili, litigano tra loro, rompono bottiglie, rovesciano cassonetti. A segnalare il problema sono i titolari di locali, bar e ristoranti che non ci stanno a essere capro espiatorio del disturbo: alcuni di loro, più di una volta, sono stati costretti a chiedere l’intervento delle Forze dell’ordine. La comunicazione arriva soprattutto da vie e piazze del centro dove, anche recentemente, ci sono stati episodi e intemperanze che non riguardano clienti o avventori, ma ragazzi che stazionano a lungo intorno ai locali e in modo particolare adesso che non c’è il coprifuoco. “Utilizzano gli spazi pubblici come valvola di sfogo” racconta un barista. Diverse anche le segnalazioni di cittadini che lamentano rumore e fracasso fino a notte fonda, soprattutto nelle zone abitate da locali e dehors: c’è chi ha avviato raccolte firme e petizioni, e chi lamenta il disturbo con lettere e telefonate arrivate in Comune. Segnalazioni che, come riferito dal sindaco Rasero, riguardano diverse aree del centro, ma non solo: da corso Alfieri alle vie intorno a piazza San Secondo, da piazza Roma all’area del Tribunale, dalle vie Brofferio e Cavour alla zona di piazza Medici.
A Vercelli il sindaco Andrea Corsaro è andato dal Prefetto per chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Quello che inizia oggi sarà, infatti, il primo fine settimana “caldo”, il primo banco di prova per capire l’andazzo dei prossimi due mesi. Scatterà, infatti, questa sera il primo fine settimana di Vercelli e del Piemonte in zona bianca, che significa nessun coprifuoco e la possibilità di rimanere in giro anche fino a notte fonda. Gli abitanti delle vie centrali come via Sant’Ugolina, via San Michele, piazza Cavour e piazza Broletto hanno già avuto un primo assaggio della “movida” notturna lo scorso weekend, quando era ancora in vigore il coprifuoco fino a mezzanotte. Ma da questa sera non ci saranno limitazioni orarie. In aggiunta c’è anche la fine della scuola e temperature decisamente gradevoli nelle ore notturne, che invitano ad uscire.
Chi vive tra piazza Cavour, via Morosone, via Dei Mercati, via Gioberti e via Foà chiede più pattuglie specialmente dopo l’ora di chiusura dei bar, l’arco di tempo più “caldo”, quando iniziano i problemi.

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