Press "Enter" to skip to content

Vaccini: in Liguria cresce l’ansia tra i giovani che adesso prendono tempo

Genova – Malgrado una campagna vaccinale che sta proseguendo secondo i piani, in Liguria cresce l’ansia tra i più giovani alla luce anche del fatto che i pediatri stanno invitando a valutare caso per caso.
E intanto nei pronto soccorso liguri si affacciano i pazienti del post-vaccino, preda di quella che il direttore dell’emergenza e delle rianimazioni di tutta la Liguria, Angelo Gratarola, definisce “un’epidemia di paura immotivata”. Ansia da post vaccino in pratica, scatenata dalla tragica scomparsa di Camilla Canepa, la diciottenne di Sestri Levante morta la settimana scorsa dopo un vaccino Astra Zeneca. Negli ultimi dieci giorni si sono presentati centinaia di pazienti. Tutti con sintomi che, dopo l’inoculazione del vaccino, hanno fatto temere scenari seri, risolti poi nella stragrande maggioranza dei casi in nulla. In qualche caso ritenuti invece possibili spie di qualcosa di più. Nello specifico, in 159 casi si trattava di soggetti vaccinati con AstraZeneca, in 23 con J&J, in 98 con Pfizer. Nel mare magnum dei tanti falsi allarmi, c’è stato un caso in cui si è evidenziata una situazione grave e per la quale la correlazione col vaccino ancora non è stata esclusa: una donna di 33 anni arrivata al pronto soccorso il giorno successivo a quello di Camilla con una trombosi alla vena porta, evidenziata da un’angio-Tac totalbody. Secondo quanto fatto sapere dal San Martino, la donna è ricoverata in ematologia e presto e presto tornerà a casa.
Al Galliera, dopo il caso di Camilla, si sono presentati mediamente una dozzina di pazienti al giorno, con punte di 15-16, per eventi ritenuti in qualche modo collegabili alle vaccinazioni. Quasi tutti giovani e con sintomi come cefalee e febbre, in gran parte si parla di soggetti con paure dettate dall’ansia, ma in almeno 15 casi nelle ultime settimane abbiamo disposto il ricovero in degenza breve per approfondire gli accertamenti, racconta il responsabile del pronto soccorso Paolo Cremonesi mentre al Villa Scassi di Sampierdarena si è verificato un incremento incongruo di accessi al pronto soccorso per cefalee post vaccino.
Tra i minorenni, che erano partiti con buoni numeri di prenotazioni, si nota una certa frenata: sono 14.459 i prenotati su una platea di 107 mila persone tra i 12 e i 18 anni. Ai più giovani viene somministrato il vaccino Pfizer, ma in maggioranza stanno attendendo (con i genitori) prima di prenotarsi. Il pediatra genovese Alberto Ferrando consiglia di fare valutazioni caso per caso: dove c’è un rischio più alto di complicanze da Covid si deve vaccinare senza dubbio, ad esempio in caso di obesità.
Per Alessandro Giannattasio, referente ligure del Cip, Confederazione Italiana Pediatri, un elemento che frena è il fatto che i pediatri non siano ancora “a regime” nell’organizzazione.

Comments are closed.