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La gente è stufa: guerra alla movida dei minorenni

Nizza Monferrato – Anche a Nizza non ne possono più. Dopo i fatti di Gattinara, Vercelli, Asti, Alessandria, Acqui, Novi Ligure e Ovada, il sindaco Simone Nosenzo (nella foto) ha preso carta e penna e ha scritto un’ordinanza molto esplicita contro la movida dei ragazzini: maleducati, ignoranti, violenti, presuntuosi. Nel documento del Sindaco si proibisce di bere in strada dopo le nove di sera a meno che non si sia seduti al tavolo di bar e ristoranti. Nel mirino di forze dell’ordine e amministrazione sono i giovanissimi, bambocci e bambocce viziati e violenti tra i 14 e i 18 anni, che abusano di alcol e perdono ogni freno. Ragazzi e ragazze ubriachi, pronti a picchiarsi, a far baccano. Incuranti delle regole e dei cittadini. L’ordinanza non è soggetta a interpretazioni: “… dopo le 21 non si possono vendere bottiglie di vetro, tutto dovrà essere servito in bicchieri usa e getta in plastica che vanno buttati nei cestini e non abbandonati dove capita”.
La paura è che si possano registrare anche a Nizza episodi di violenza di gruppo.
“Pensiamo a cosa è successo a Ovada poche settimane fa – ricorda il sindaco Nosenzo – una ragazzina presa di mira dal branco. Chi è intervenuto per difenderla ha subito un vero e proprio pestaggio. Episodi simili anche a Novi Ligure e nel cuneese”. Ora la polizia locale di Nizza ha turni aggiuntivi nel weekend: “Abbiamo chiesto loro di intensificare i controlli in centro – dichiara il sindaco -. Piazza della Verdura è il luogo in cui abbiamo registrato più problemi”.
C’è qualcuno che prova a giustificare questa teppaglia, guarda caso la solita “quota rosa” di mater dolorosa assessora donna: “Probabilmente complice di tutto questo il ritorno alla libertà dopo mesi di chiusure forzate – annota Ausilia Quaglia, assessore alle Politiche Sociali -. Certo è che fa specie vedere minorenni, in alcuni casi studenti delle medie, ubriachi. Noi possiamo fare controlli e firmare ordinanze, ma non può venire meno la famiglia. Senza l’educazione dei genitori possiamo solo contenere, ma non certo risolvere il problema alla radice”.
Ma va?

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