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Quindici alessandrini vanno a Riccione per le vacanze e tornano a casa malati di Covid

Alessandria (Max Corradi) – Bisogna ringraziare il compagno Stefano Bonaccini presidente della regione Emilia-Romagna e la sua stretta collaboratrice (paracadutata da Milano) la vicepresidente Elly Schlein, se quindici ragazzi della nostra provincia, partiti sani come pesci per andare a Riccione in vacanza, ce li hanno resi tutti affetti da Covid19.
Gli è che, a questo proposito, l’unica cosa che si può dire della regione governata da quel fenomeno di Bonaccini, è che ha vinto un record, quello di trasformare in una settimana 15 giovani mandrogni che scoppiavano di salute in 15 appestati.
Eppure Bonaccini se la tira come uno che la sa lunga, come uno che quando va in televisione si aggiusta gli occhiali e inizia a bacchettare chiunque, dice a tutti quello che devono e non devono fare in materia di Covid, vaccini e non solo, come la sua vice, anche lei dispensatrice di consigli e reprimende.
Naturalmente i compagni della Asl – o Usl che dir si voglia – di Bologna non si assumono nessuna responsabilità e fanno sapere che, dopo questo focolaio, l’Azienda Usl Romagna è costretta a un super lavoro di tracciamento. Ma guarda un po’, se ne facciano una ragione. Certamente tireranno fuori il solito leitmotiv dell’assenza di nesso causale.
Ma per noi mandrogni, che siamo gente semplice (ma che ha fatto il Risorgimento), è semplicemente successo che quei nostri ragazzi sono partiti di qua sani e sono tornati – da là dove la sanno lunga – col Covid.
I fatti sono questi, poi chiunque – bla bla bla – può dire quello che vuole: la solita sinistra aria fritta.
La verità è che quei giovani hanno avuto la sola colpa di fidarsi, di essere andati per una settimana nella “terra promessa” di Bonaccini, “supersicura e sotto controllo”, dormendo in hotel, frequentando spiagge e locali, salendo su navette e mezzi pubblici.
Ma ecco che… taaac: mercoledì, al ritorno, quei turisti, quasi tutti sui vent’anni, manifestavano vari sintomi, soprattutto febbre, per cui al loro arrivo sono stati sottoposti a tampone e ne sono risultati positivi quindici su venti. Un focolaio piuttosto esteso che ha fatto scattare le procedure di contact tracing tra le Asl di Alessandria e Rimini, ma che ha fatto arrabbiare parecchio i genitori dei ragazzi che non pensavano minimamente cosa potesse accadere nella tanto osannata Emilia-Romagna durante la pandemia. Il Corriere Romagna di oggi riporta la testimonianza del padre di una ragazza che era del gruppo: “Il racconto di mia figlia mi ha fatto infuriare. Sono stati in due locali tra Riccione e Misano, uno in spiaggia e uno in collina, e in entrambi hanno trovato una folla di giovani che ballava, nonostante sia vietato, e nessuno indossava la mascherina. Come padre e cittadino sono arrabbiato e indignato”.
Ha capito Bonaccini? Ha capito signora Schlein? D’ora in poi, invece di dire agli altri cosa devono fare, state a sentire come si fa e piantatela lì di fare i sapientoni. Non ne avete titolo. Il padreterno ci ha fatto una bocca e due orecchie, il che significa che bisogna parlare la metà di quanto si ascolta. Ma non basta perché quando si apre bocca bisogna ricordarsi di collegare il cervello, a patto che funzioni, per non dire sciocchezze.
Vi diciamo queste cose con semplicità, senza acrimonia, perché siamo convinti che siate delle brave persone.
Intanto speriamo che quei 15 ragazzi guariscano presto.

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