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Controlli di massa e spinta sui vaccini nella fascia di età 12-19 anni: al via il piano per scongiurare un altro anno scolastico in Dad

Alessandria – Evitare un altro anno di lezioni a distanza. Necessarie, per carità, in tempo di pandemia ma che hanno mostrato diversi limiti nei risultati emersi dai test Invalsi.
Il problema, però, è capire come riuscirci e in questo senso lunedì 2 agosto si terrà un incontro tra Ufficio scolastico e sindacati per confrontarsi su alcuni dei nodi da sciogliere. Oggi, in Conferenza Stato-Regioni, dovrebbe essere presentato il “Piano Scuola” del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ma sono tante le incognite sul ritorno in classe a settembre. Leva principale, per un rientro sui banchi sicuro e in presenza, è ritenuta quella dei vaccini, strumento fondamentale, secondo quanto affermato dal parlamentare alessandrino Federico Fornaro, capogruppo di LeU alla Camera, per evitare il rischio di una nuova stagione di didattica a distanza.
In Piemonte, la Regione ha pronto il piano Scuola Sicura, per favorire il mantenimento della didattica in presenza, individuando precocemente gli asintomatici per interrompere la trasmissione del virus nelle classi. Sarà avviata, in tal senso, un’opera di sensibilizzazione per arrivare a metà settembre con almeno una prima dose somministrata a tutti gli studenti da 12 a 19 anni. Per il personale scolastico l’obiettivo è arrivare al 90% di vaccinati sempre entro metà settembre mentre per quando si sarà in classe, si prevedono screening quindicinali gratuiti e volontari per il personale. Quanto agli alunni di elementari e medie, prima dell’avvio dell’anno si farà uno screening di massa, sempre su base volontaria.
Basterà tutto questo senza che si arrivi all’obbligo vaccinale? Sulla questione Green pass per tornare a scuola per ora non si sbilancia nessuno.
In alcune scuole, come l’istituto tecnico Montalcini di Acqui Terme, ci si sta organizzando secondo i parametri già fissati dal Cts: un metro di distanza tra gli alunni in classe e tutte le disposizioni già adottate l’anno scorso.
Maurizio Carandini, dirigente del comprensivo Valenza A, è un convinto sostenitore della vaccinazione per un rientro a scuola in sicurezza tanto che ha insistito, cercando di convincere chi sta nella sua scuola a farlo il più presto possibile.
Che si arrivi all’obbligo non è tuttavia un’ipotesi remota, il premier Draghi sembra spingere per questa soluzione.
Da parte sua Serena Morando, segretaria di Flc Cgil Alessandria, spinge per puntare alle campagne di sensibilizzazione. Ma senza dimenticare che i problemi di un anno fa sono ancora tutti lì: spazi sempre carenti, organici insufficienti a sdoppiare le classi, problemi nei trasporti che non sono ancora stati affrontati. Temi, questi, che vanno gestiti, secondo la Morando, con la stessa serietà con cui si parla di campagna vaccinale.

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