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“Alessandria Oggi” l’ha sempre scritto, ora lo scrivono tutti: i vaccinati possono trasmettere il Covid19 come gli altri

New York (Francesco Semprini de La Stampa) – A leggere i nuovi bollettini delle autorità sanitarie americane sembra che gli Stati Uniti siano tornati indietro di mesi in termini di rischi derivanti da virus e contagi. Con la differenza che al loro attivo hanno una campagna di vaccinazione che ha portato il 57,7% della popolazione sopra i 12 anni a inocularsi due dosi a fronte dei cento milioni di non vaccinati. Quota ancora scarsa a giudicare dal pronunciamento del Center for Disease Control and Prevention (Cdc) secondo cui la variante Delta causa un’infezione più grave di quelle scoperte in precedenza e si diffonde facilmente come la varicella. Il dato più allarmante divulgato ieri dalla massima autorità sanitaria federale statunitense è però che le persone completamente vaccinate possono trasmettere il virus così come le persone non vaccinate. Un monito in cui è insito un appello al governo: “La guerra è cambiata” e la risposta deve essere rimodulata. Così come aveva detto qualche ora prima il virologo Anthony Fauci, consigliere del presidente Biden: “La variante Delta ha cambiato totalmente lo scenario. I dati sulla mutazione mostrano che il livello di infezione nelle mucose in una persona vaccinata è lo stesso di quello in una persona non vaccinata”. Ed allora – secondo quanto stabilito dal Cdc dinanzi alla nuova impennata da variante Delta che ha interessato in particolare Florida, Texas e Louisiana – anche chi è pienamente vaccinato, se viene esposto alla vicinanza di una persona infetta, si deve d’ora in avanti sottoporre a test del Covid tra i 3 ed i 5 giorni dopo essere stato esposto. Questo va fatto se l’individuo in questione è stato a contatto con qualcuno interessato da un caso di Covid “sospettato o confermato”. L’individuo potenzialmente esposto dovrà quindi indossare la mascherina all’interno dei locali per 14 giorni o sino a che riceverà il risultato del test. Misure che si sommano a quelle predisposte dal presidente Joe Biden, favorevole anche a pagare 100 dollari per ogni nuova doppia inoculazione, come la obbligatorietà per i dipendenti pubblici di vaccinarsi o in caso di rifiuto a sottoporsi a tampone una o due volte a settimana con l’obbligo di indossare la mascherina e rispettare il distanziamento sociale. Anche il personale militare (tra le forze armate si è registrato un pronunciato tasso di resistenza al vaccino) sarà soggetto alle stesse regole sulla vaccinazione dei dipendenti federali civili, afferma il Pentagono. Mentre governatori e sindaci stanno valutando misure simili secondo una geografia sanitaria a macchia di leopardo, si aggiungono iniziative private: Netflix richiederà agli attori e a coloro che lavorano sui set Usa di essere vaccinati, in linea con la strada imboccata da Google e Facebook e 600 università che imporranno ai dipendenti di essere vaccinati per tornare in ufficio. Il guru della ristorazione Danny Meyer ha chiesto non solo ai dipendenti ma anche ai clienti di vaccinarsi: “Siete sempre liberi di mangiare da un’altra parte”. Il ristorante italiano “Basilico’s Pasta e Vino” di Huntington Beach in California accetta invece solo clienti non vaccinati e senza protezioni. Il padrone, Tony Roman, sostiene che maschere e vaccino “dividano l’America”. A dimostrazione di come il dibattito tra vax e no-vax sia diventato così politicizzato dall’ospedale Ozarks Healthcare di West Plains in Missouri arriva la notizia che la gente si sottopone all’inoculazione di nascosto per evitare le critiche di amici e parenti.

Foto tratta da La Stampa

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