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Un tempo andavi in Chiesa per essere guarito, oggi se non sei vaccinato non entri perché potresti contagiare gli altri, delle due l’una: o il Padreterno non esiste, o i preti hanno perso la fede

Casale Monferrato (Louis Cyphre) – Una chiesa espone il divieto d’ingresso a chi non è vaccinato. Ma non è l’iniziativa di un semplice parroco, perché a deciderlo è stato il direttore del bisettimanale diocesano, che già dalle colonne del giornale si era scagliato con invettive contro chi non si vaccina. Il tutto con l’avallo del vescovo. In questo caso il Piemonte fa da apripista e la diocesi di Casale Monferrato è la prima in Italia, e quindi nel Mondo, ad assumere una decisione del genere. Ormai la Casa di Dio non è altro che un luogo qualunque dove se hai il Covid non guarisci per intercessione dello Spirito Santo, ma rischi di contagiare gli altri fedeli. Sono ormai lontani i tempi in cui il parroco portava il crocifisso sulla riva del grande fiume per scongiurare l’alluvione, e la chiesa era il luogo sacro dove si cacciavano i demoni e si guarivano i malati terminali. L’altra mattina i fedeli che si sono recati nella centralissima chiesa di San Paolo apostolo (di fronte al municipio) hanno trovato sul portone principale un cartello (vedi foto di apertura) con su scritto: “Chi non è vaccinato costituisce grave pericolo, non è gradito in questa chiesa”.
Ad assumere questa iniziativa è nientepopodimeno che il rettore della chiesa don Paolo Busto (nella foto a lato), che dopo essere stato direttore della Caritas casalese è ora anche direttore del bisettimanale diocesano La Vita Casalese, quindi molto vicino al vescovo Gianni Sacchi. Secondo don Busto, verso i non vaccinati ci vuole “tolleranza zero”, “no vaccino, no lavoro”, e se ti ammali “l’ospedale te lo paghi” (1.250 euro per ogni giorno in reparto Covid e 2.500 euro per la terapia intensiva).
Tutto ciò dimostra l’ignoranza del parroco in merito al fatto che su 4,5 milioni di piemontesi ci sono circa 2.000 contagiati (0,04% della popolazione) in gran parte asintomatici, nei reparti Covid della regione ci sono 76 ricoverati (0,002% della popolazione) di cui 4 sono in terapia intensiva e in provincia di Alessandria (poco più di 420.000 abitanti), di cui fa parte il Comune di Casale Monferrato, dall’inizio della pandemia si sono registrati 29.873 contagiati (il 7% della popolazione) e attualmente parliamo di meno di 400 persone contagiate (attenzione: positive al tampone, non malate).

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