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Da Coldiretti Alessandria: meno nocciole ma di qualità più alta

Annata corilicola 2021: dal punto di vista quantitativo la storia ci insegna che dopo un anno di “carica”, e quindi di alti livelli produttivi, segue un’annata meno generosa. Ma quali sono le previsioni corilicole produttive riguardo all’annata? Sicuramente quelle di un’ottima qualità.
La Nocciola Piemonte Igp, infatti, anche quest’anno risulta eccellente nonostante i quantitativi prodotti siano in lieve calo rispetto al 2020.
“Una coltura che si sta fortemente specializzando – ha detto il presidente di Coldiretti Alessandria Mauro Biancoe che preserva la biodiversità dei nostri territori. Resta, però, la forte concorrenza turca e, come emerge già dalle prime rilevazioni della borsa merci di riferimento in Turchia, i prezzi delle nocciole turche sono medio-alti per cui bisogna tener conto di questo parametro per definire il giusto prezzo di quelle piemontesi dalle elevate qualità organolettiche e, oltretutto, come è stato mostrato con il documentario “Né Tonda né Gentile” del giornalista Stefano Rogliatti, le nocciole turche derivano dallo sfruttamento della manodopera. La produzione di nocciole in Piemonte viene invece svolta secondo i migliori standard e garantisce un importante livello di occupazione stagionale, nel pieno rispetto delle regole e dei diritti dei lavoratori, una differenza importante e netta da quanto avviene in altri Paesi extraeuropei, come, appunto, in Turchia”.
La produzione corilicola alessandrina conta su una base di 3.225 ettari tra allevamento e fase adulta distribuiti nell’intero territorio collinare provinciale. A livello regionale coinvolge 2.000 aziende con 23mila ettari di superficie coltivata di cui 15mila in piena produzione, per una produzione totale media di 200mila quintali.
“Certamente non si ripeterà l’esubero del 2020 con le conseguenti piccole pezzature che hanno caratterizzato le nocciole nella scorsa campagna – ha aggiunto il responsabile corilicolo Coldiretti Alessandria Alberto Pansecchie difficilmente si raggiungeranno le quantità dell’anno scorso ma di sicuro le nocciole presenteranno calibri superiori e quindi maggiori sbocchi di mercato”.
L’attenta selezione svolta sulle partite di nocciole che hanno ottenuto il benestare per entrare nel novero di quelle destinate alla filiera dell’agroindustria virtuosa in essere tra Coldiretti e Novi-Elah-Dufour ha permesso di consegnare all’industria alessandrina più di 13.000 quintali di nocciole di pregio tra la provincia di Alessandria e quella di Asti.
“Il continuo miglioramento delle tecniche colturali che i corilicoltori alessandrini stanno ponendo in campo – ha spiegato il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzocostituisce da solo una garanzia per ottenere risultati soddisfacenti soprattutto dal punto di vista qualitativo, auspicando che il prezzo possa valorizzare una qualità ovunque riconosciuta”.

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